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Pistoia, ennesima morìa di pesci nel torrente Stella. Si cercano le cause

Foto ARPAT dipartimento di Pistoia
Foto ARPAT dipartimento di Pistoia
Marco Beneforti del WWF di Pistoia e Prato: “Un problema ricorrente già segnalato da noi nel 2015 e nel 2017. Adesso bisogna indagare a fondo”.

 

di Gabriella Congedo

PISTOIA – È di pochi giorni fa la notizia di un’ennesima morìa di pesci nel torrente Stella, stavolta in località Bargi nel Comune di Pistoia. La segnalazione è arrivata venerdì 17 aprile al Dipartimento ARPAT di zona.
I tecnici dell’agenzia regionale sono andati sul posto e hanno risalito controcorrente il corso d’acqua fino a un depuratore che serve circa 2.000 abitanti a monte del quale, spiega una nota, la moria non era più presente. Adesso sono in corso gli accertamenti sul corretto funzionamento dell’impianto.

Non è la prima volta che un fenomeno del genere viene segnalato nel torrente Stella, uno dei principali affluenti dell’Ombrone Pistoiese. Un corso d’acqua ormai costretto per la quasi totalità tra argini artificiali, che scorre tra vivai e insediamenti artigianali.

“La nostra sezione già in passato, segnatamente nel 2015 e nel 2017, aveva segnalato alle autorità preposte lo stesso fatto – spiega Marco Beneforti del Comitato per il WWF di Pistoia e Prato – in particolare nel tratto che attraversa il Comune di Serravalle Pistoiese. Si tratta quindi di un problema ricorrente, il tutto ai danni dell’avifauna del torrente, e non solo di quella. Occorre a questo punto capirne – e a fondo – le cause, per non ritrovarci sempre nella medesima situazione”.

Sul torrente Stella si fa anche poca manutenzione e ogni tanto vengono giù dei pezzi di argine che non vengono mai risistemati. Come se questo fiumicello non avesse nessuna importanza.
E invece “un torrente, anche se spesso costretto da argini artificiali, in mezzo a tante attività produttive, è fonte di vita e di biodiversità (sono tantissimi gli avvistamenti, negli ultimi anni, di avifauna appartenente alla famiglia degli Ardeidi come l’Airone Cenerino o la Garzetta, che vanno a caccia dei pesci nel torrente) e come tale va rispettato e controllato” conclude Beneforti.

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