Domenica 19 marzo giornata di eventi a Montelupo Fiorentino mentre Postini Fiorentini e l’associazione Faremo Foresta spediscono cartoline con semi di alberi.
Redazione
13 marzo 2023
MONTELUPO FIORENTINO, FIRENZE – La primavera rappresenta il risveglio della natura e iniziano a susseguirsi gli eventi che si occupano di semi, alberi, fiori e botanica. Dalla mattina di domenica 19 marzo torna Montelupo in Fiore, la mostra mercato dedicata ai fiori e alle piante ornamentali, accompagnata da mostre tematiche e d’arte, giochi di un tempo, laboratori per bambini, performance e spettacoli.
Tra le iniziative da segnalare un mercato prodotti della filiera corta, un’area fattoria con capre e pecore da tutto il mondo e il battesimo della sella per i bambini che vogliono provare a fare un giro sui pony. Si alterneranno lezioni di didattica sulle api presentate dall’agronomo Giacomo Viviani, un percorso sensoriale sulle erbe aromatiche, un laboratorio sulle piante officinali utili per la cosmesi e per l’uso culinario. Non mancheranno un laboratorio di botanica per bambini a cura del giardiniere planetario Dario Boldrini. Programma Montelupo in Fiore 2023
Altra iniziativa originale e curiosa è quella organizzata da Postini Fiorentini e dall’associazione Faremo Foresta di Dario Boldrini e Marta Casa, da anni custodi di un progetto disegnato per la terra e sostenuto da tutti coloro che desiderano compiere un gesto di gentilezza verso il pianeta, seminare e piantare alberi da seme. Riscoprire il valore delle cartoline, questa è la sfida lanciata da Alessandro Prosperi, CEO di Postini Fiorentini: “Cosa c’è di più bello che ricevere una lettera inaspettata dalla persona che ami o da qualcuno che non senti da tempo? Ecco che a marzo abbiamo deciso di trasformare le parole in vere e proprie radici, cosicché per ogni cartolina inviata il destinatario riceverà i semi di un albero di varietà toscane, che potranno poi essere piantati e diventare in futuro la piccolissima parte di una foresta fiorentina”.
“Ci occupiamo di piantare alberi ‘secondo natura’ nel rispetto delle specie autoctone che non si comprano nei vivai tradizionali ma arrivano dai vivai forestali o dalle nostre nursery – dice Boldrini –. Un progetto non solo ecologico ma con un importante valore sociale che ha l’obiettivo di creare una rete di uomini e donne che desiderano piantare alberi e creare un network sociale e vivo fatto di radici umane e imprese locali per favorire la cura e la rigenerazione territoriale e sociale”.
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