Ecosistema

Scoperto nido di fratino alla Lecciona (Parco di San Rossore): non succedeva da anni

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Foto di Tommaso Lipparelli per il parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli

Di quest’uccellino a rischio estinzione rimangono poche coppie e il successo riproduttivo è bassissimo. Le regole per evitare di calpestare i nidi.

 

di Gabriella Congedo
4 maggio 2024

VIAREGGIO (Lu) – Dopo alcuni anni che non accadeva il fratino è tornato a nidificare nel parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli. La scoperta è stata fatta sulla spiaggia della Lecciona (Viareggio) dai volontari del Centro Ornitologico Toscano, che da anni monitora i nidi di quest’uccellino a rischio estinzione su tutto il territorio regionale.

L’area intorno al nido è stata recintata con pali e corde e segnalata grazie all’impegno dei volontari di Legambiente Versilia, WWF Alta Toscana e Lipu. «Un ostacolo simbolico al transito di persone e cani che speriamo sia rispettato dai molti appassionati di questo bellissimo tratto di litorale – spiega il direttore del Centro Ornitologico Toscano Luca Puglisi – Vale la pena sottolineare che le poche centinaia di metri di spiaggia naturale della Lecciona sono ormai uno degli ultimi esempi rimasti lungo le coste italiane di ecosistemi dunali completi, dal mare fino alle foreste retrodunali, e meritano quindi di essere conservate come un bene prezioso».

Recintare un’area intorno ai nidi segnalandone la presenza con cartelli è una precauzione necessaria, spesso però non basta. Quello del Fratino è un declino progressivo che dura da anni. In Toscana ne sono rimaste ormai poche coppie e questo piccolo trampoliere è diventato a tutti gli effetti un sorvegliato speciale. Tra i pochi ambienti favorevoli alla nidificazione non rimangono che Bolgheri, Marina di Vecchiano, Lecciona, San Rossore e poco altro. Non va meglio nel resto d’Italia. Svariati sono i fattori di disturbo ma tutti riconducibili a un’unica causa: l’eccessiva pressione delle attività umane sui litorali.

Il fratino fa il nido in primavera sulle dune sabbiose scavando una fossetta pressoché invisibile dove depone tre uova. Ma il mimetismo di cui l’ha dotato Madre Natura per proteggerlo dai predatori diventa un problema sulle nostre spiagge iper-sfruttate: i nidi sono invisibili a occhi non esperti e finiscono facilmente calpestati. Di conseguenza il successo riproduttivo di questa specie è bassissimo e la maggior parte delle coppie non riesce a far involare i suoi piccoli.

Per quanto riguarda il parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, in anni recenti il fratino aveva nidificato a Marina di Torre del Lago nel 2020 e ancora alla Lecciona nel 2019 (2 nidi) e nel 2018. Solo quest’ultimo, però, aveva portato all’involo di un giovane fratino dalle tre uova deposte, mentre in tutti gli altri casi la nidificazione era fallita a causa di persone e cani. Meno rare le nidificazioni nel limitrofo comune di Vecchiano ma sempre con esiti poco fortunati.

Affinché il nido della Lecciona vada a buon fine occorre dunque la collaborazione di tutti. “Quando andiamo in spiaggia usiamo i sentieri ufficiali indicati e già battuti – si raccomanda il presidente del Parco Lorenzo Baniche permettono di raggiungere la riva senza calpestare le zone di nidificazione; stendiamo gli asciugamani vicino al bagnasciuga o al massimo entro 30 metri dal mare; non spostiamo i legnetti e gli altri elementi naturali perché sono protezioni per il fratino. E, ovviamente, teniamo pulita la spiaggia ed evitiamo che gli animali da compagnia si avventurino lontano».

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