Oltre la siepe - di Sandro Angiolini

Se 10 miliardi vi sembran pochi: i disastri della chimica non controllata possono costare cari

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Negli Usa la 3M pagherà un risarcimento record per l’inquinamento irreversibile di alcuni corsi d’acqua. Ma neanche noi possiamo dormire sonni tranquilli.

 

di Sandro Angiolini
4 giugno 2023

Ci risiamo. Non è la prima volta che una ditta produttrice di sostanze chimiche deve pagare un risarcimento per aver provocato un danno ambientale, ma in questo caso la somma in questione (e soprattutto la dimensione del danno arrecato all’ambiente e alle persone) è assolutamente rilevante.

Parliamo degli USA, e in particolare della 3M (che sta per Minnesota Mining and Manufacturing). Pochi giorni fa la ditta ha concordato, in via provvisoria, di erogare circa 10 miliardi di dollari a una serie di città americane per risolvere le loro richieste di risarcimento per l’inquinamento irreversibile (avete letto bene) di alcuni corsi d’acqua con sostanze che non sono degradabili: i PFAS, ampiamente usati in beni industriali e prodotti di consumo (abbigliamento, cosmetici, imballaggi), già noti anche in Italia, soprattutto per i casi riscontrati in Veneto (in questo caso la ditta coinvolta era la Miteni, e circa 350.000 le persone interessate).

La stessa ditta si è anche impegnata a cessare la produzione delle stesse sostanze entro il 2025. Era ora. Alcune altre ditte USA hanno raggiunto accordi simili, sia pure per importi inferiori, vista la loro minore importanza in gioco. Ecco le mie personali riflessioni:

la regolamentazione in vigore in Europa sulla produzione e l’uso delle sostanze chimiche è senz’altro più stringente e tutelante della salute rispetto a quella degli USA. Questo non vuol dire che possiamo dormire sogni del tutto tranquilli, perché se non si effettuano controlli costanti in tutte le fasi della catena i rischi rimangono. Pochi mesi fa, su questo stesso sito, veniva pubblicata una mappa della distribuzione sulla presenza dei Pfas nei corsi d’acqua delle varie regioni italiane, e sono rimasto sorpreso di notare come ne fossero interessati anche alcuni che conosco personalmente. E che non avrei mai pensato lo fossero.

– a onore del vero bisogna precisare che le percentuali riscontrate in Toscana e nella maggioranza delle altre regioni sono ancora sotto i limiti di legge, ma il fatto dimostra che l’inquinamento di acqua (e di aria) tende a essere pervasivo e che quindi dobbiamo attrezzarci adeguatamente per prevenirlo, onde evitare rischi maggiori per la salute dei lavoratori, per quella generale e per le risorse naturali;

– dopo l’annuncio della 3M le sue azioni hanno perso in borsa oltre l’8%, e ce ne vorrà di tempo prima che risalgano. Una sottovalutazione dell’importanza della propria sostenibilità come impresa provoca risultati del genere, è il caso che questo venga definitivamente acquisito nel mondo industriale. Per sostenere processi del genere occorrono (ripeto) controlli e norme chiare da parte degli enti e pressione oculata da parte dei cittadini. Gli incentivi economici e fiscali già ci sono, soprattutto in Europa;

– più in generale questa storia conferma che l’adozione del cosiddetto “principio di precauzione” nel caso di possibili rischi ambientali, attuato da decenni in Italia ed Europa, non è una bizzarria ma una necessità. Va gestito ancora meglio, per il bene di tutti.

 

Sandro Angiolini_piccolaOLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.

Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.
È di recente uscito il suo libro “Comunicare meglio-istruzioni per l’uso”, un manuale divulgativo sulle tecniche di comunicazione rivolto ai non addetti ai lavori. Vedi https://www.amazon.it/dp/883221184X?ref_=pe_3052080_397514860