Un volume fotografico edito da LEF indaga il senso del restare in territori spesso abbandonati e dimenticati sull’Appennino Tosco-emiliano.
FIRENZE – E’ in uscita in questi giorni il libro La Restanza: dedizione alla propria terra del giovane filmmaker Francesco Tomè, edito da Libreria Editrice Fiorentina. L’autore ha trasformato la sua passione e i suoi studi in un lavoro che racconta storie di gente che resta fra Toscana ed Emilia in territori spesso dimenticati, ma oggi al centro di nuove riflessioni culturali e sociali.
Si tratta di un racconto visivo e narrativo dove la scelta di non partire diventa gesto politico, cura del territorio e costruzione di comunità. In un momento storico segnato dalla migrazione verso i grandi centri urbani l’autore restituisce “voce e dignità a chi sceglie di restare o di tornare perché restare è un gesto rivoluzionario“. Immagini suggestive, storie vere e un linguaggio essenziale si fondono in un’opera che parla di identità, radici e futuro. Un tema sempre più al centro del dibattito pubblico, che tocca da vicino la questione dello spopolamento, della sostenibilità e della rinascita delle aree interne.
Che cosa significa scegliere di restare, oggi, nei luoghi che tutti sembrano voler lasciare? Con uno sguardo profondo e appassionato, nato da anni di studio e lavoro sul campo, l’autore intreccia parole e immagini in un viaggio che parla di territori che resistono e si reinventano, di comunità che credono ancora in un futuro condiviso. Un’opera per chi ama la fotografia, il territorio, le storie vere.
Francesco Tomè ha conseguito il diploma alla Scuola internazionale di fotografia Apab di Firenze e successivamente il diploma triennale presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano dove attualmente sta completando il percorso di laurea magistrale. E’ specializzato nella produzione di video musicali e documentari e ha sviluppato un crescente interesse per la ricerca antropologica.
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