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Una mostra artistica diffusa ricorda l’alluvione di Garfagnana e Versilia

Una mostra artistica diffusa ricorda l'alluvione di Garfagnana e Versilia con 13 morti.
Foto da pagina Facebook Protezione Civile-Ana Squadra Mincio.

Venticinque anni fa i Comuni di Stazzema, Seravezza, Forte dei Marmi e Pietrasanta furono colpiti dalla furia delle acque che causò 13 vittime.

 

Nell’ultimo rapporto del 2020 Il clima è già cambiato di Legambiente la Toscana continua a essere ancora tra le regioni più colpite da alluvioni e fenomeni estremi. Il Wwf, che da anni critica i metodi con i quali i Consorzi e la Regione operano nel territorio, chiede una revisione profonda dei piani di gestione e definisce “ossessivo” il taglio a raso della vegetazione lungo le rive dei fiumi che nuocerebbe gravemente all’erosione delle sponde. Sono tanti i problemi che arrivano da lontano e che restano ancora irrisolti: fino a una decina d’anni fa, ad esempio, la pratica di intubare corsi d’acqua che passavano vicino o dentro i paesi era una prassi assolutamente normale anche in Toscana.

Venticinque anni fa, il 19 giugno 1996, i territori della Versilia e della Garfagnana furono colpiti dalla furia delle acque che causò 13 vittime. Dopo la sciagura ci sarebbero voluti 250 milioni di euro per la messa in sicurezza dell’asse fluviale del fiume Versilia. Nasce per l’occasione la rassegna artistica Con-Tatto – diciannove 96’, promossa da associazione Alkedo e realizzata grazie alla collaborazione dei quattro Comuni della Versilia storica. Una mostra diffusa tra Stazzema (18 giugno-11 luglio), Seravezza (18 giugno-11 luglio), Forte dei Marmi (8 giugno-1° agosto) e Pietrasanta (19 giugno-11 luglio), firmata dagli artisti Gennifer Deri e Michele Pardini e curata da Lorenzo Belli. Gli autori hanno voluto ricordare l’evento sotto forma di una rielaborazione artistica con altrettante mostre/istallazioni site-specific, ovvero pensate e create per i luoghi.

Il 18 giugno, alle ore 18, la rassegna entrerà nel vivo con l’inaugurazione della mostra presso il Palazzo della Cultura di Cardoso di Stazzema. Dallo stesso giorno sarà visitabile anche l’istallazione concepita per il comune di Seravezza, presso le Scuderie Granducali del complesso della Villa Medicea. Il giorno successivo sarà la volta di Pietrasanta, presso la casa comunale alle ore 12, che concluderà il ciclo di inaugurazioni già aperto da Forte dei Marmi.

Le quattro location, una per ciascun Comune, sono state pensate come un’escalation emotiva dove le installazioni, in maniera differente, permettono all’osservatore di immergersi nell’opera. Un processo secondo il quale lo spettatore è co-autore con un “con-tatto” che si fa sempre più profondo. Come sottolinea il curatore Lorenzo Belli: “L’intera rassegna è come una finestra temporale sulla tragedia disegnata dai due artisti per mezzo di nuovi media che, attraverso la disarticolazione delle immagini e del suono, interagiscono con l’osservatore trasportandolo in un nuovo spazio-tempo. La loro ricerca è un vero atto poetico di rielaborazione che ci ricongiunge al passato interrogandoci sulla natura dell’uomo e il suo rapporto con l’ambiente.”

Fonte: Regione Toscana