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Verdi per Impruneta: “Ok le borracce nelle scuole ma riattivate i vecchi fontanelli”

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L’associazione ambientalista: “Mentre si conducono campagne plastic free non si capisce perché nel corso degli anni i normali fontanelli pubblici siano stati disattivati o rimossi”.

 

IMPRUNETA (Fi)È giusto e apprezzabile distribuire borracce nelle scuole per ridurre l’uso della plastica a perdere e abituare i bambini a bere l’acqua del rubinetto. Vanno benissimo anche i cosiddetti “fontanelli di alta qualità”, oggi tanto di moda. Ma se lo scopo è diminuire la plastica in circolazione e promuovere l’acqua di rubinetto, perchè mai si sono lasciate andare in malora le vecchie fontanelle pubbliche che fino a una ventina d’anni fa erano una rete capillare a disposizione di tutti? È quanto si chiedono i Verdi per Impruneta nella nota che pubblichiamo.

Con la riapertura delle scuole, su iniziativa di Publiacqua e in collaborazione con i Comuni della provincia di Firenze, si rinnova la consegna di borracce in acciaio agli studenti della prima classe della scuola primaria, da utilizzare per avere sempre a disposizione la propria acqua del rubinetto con cui dissetarsi.
I promotori dichiarano che l’operazione dal titolo “L’Acqua del Sindaco arriva nelle Scuole”, dalla forte valenza ambientale, va nella direzione di un mondo sempre più plastic free, unendo questo messaggio a quello che il gestore porta avanti da sempre promuovendo la bontà e sicurezza dell’acqua del pubblico acquedotto.

Iniziativa certamente apprezzabile, che va di pari passo con l’installazione dei cosiddetti “fontanelli di qualità” (con acqua dell’acquedotto filtrata), finalizzate entrambe alla riduzione dell’uso della plastica per i contenitori a perdere utilizzati per contenerla.

fontanelloRisulta allora quantomeno singolare che nello stesso tempo i normali fontanelli pubblici, presenti nelle diverse frazioni – che per analogia chiameremo i “fontanelli liberi” (o free fountain) – da cui ci si può abbeverare senza particolare costi per la loro manutenzione e funzionalità, nel corso degli anni siano invece stati disattivati o rimossi.
L’esempio più eclatante è l’oramai mitico fontanello al pozzo in piazza Buondelmonti, nel centro di Impruneta, dismesso nel 2008 e che da allora attende ancora di essere riattivato per tornare a dissetare i viandanti.
Dieci anni fa il Comune dichiarava “delle 73 fontanelle censite quasi il 50% sono quelle attualmente in funzione”; non sappiamo a distanza di dieci anni quante fontanelle siano rimaste attive oggi, ma non è certo un record di cui andare fieri.

A noi comunque piace immaginare che, grazie anche ai progetti attivati negli anni dalle insegnanti delle scuole di Impruneta sul tema dell’acqua, siano le nuove generazioni degli studenti ad acquisire la sensibilità alla salvaguardia di fontanelli, sorgenti, viai e pozzi pubblici, che per generazioni hanno rappresentato un elemento di condivisione del bene primario acqua della nostra comunità ad uso di viandanti, turisti, studenti per dissetarsi, rinfrescarsi o semplicemente far abbeverare animali domestici.

Auspichiamo che gli studenti di oggi riusciranno anche a far riattivare un giorno i fontanelli dimenticati e che quelle borracce che oggi gli sono donate un giorno potranno essere riempite anche dai “fontanelli liberi”, che finora le attuali generazioni non hanno saputo mantenere nella disponibilità di tutti.

Nel frattempo i Verdi per Impruneta hanno attivato un censimento dei fontanelli pubblici del territorio comunale: la mappa interattiva dei fontanelli attualmente “registrati” è consultabile on-line dal sito www.ondaverde.ilcannocchiale.it, dove è possibile visualizzare la localizzazione, condizione d’uso (attivo, disattivato, rimosso …) e foto di ciascun fontanello censito.

Verdi per Impruneta

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