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Webinar dei Medici per l’Ambiente: “Elettrosmog, impariamo a difenderci”

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Mercoledì 7 maggio Fausto Bersani Greggio insegna a far applicare il principio di precauzione al proprio Comune e le buone pratiche personali.

 

Redazione
6 maggio 2025

In Italia il limite di emissione per i campi elettromagnetici era fermo a 6 V/m ma nel novembre 2023 la IX Commissione del Senato ha approvato l’emendamento al Ddl Concorrenza che consente l’innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici e i valori massimi di esposizione della popolazione alle radiazioni elettromagnetiche sono stati alzati passando a 15 V/m. Il nostro Paese ha così cancellato una delle normative più cautelative in tema di campi elettromagnetici.

Per il professor Fausto Bersani Greggio, membro del comitato scientifico di Isde Medici per l’Ambiente “non si fermeranno qui poiché l’obiettivo è di innalzarli ulteriormente e di parecchio” . Un webinar gratuito organizzato da Terra Nuova Edizioni per mercoledì 7 maggio alle 21:00 farà il punto sulla situazione attuale e informerà la popolazione su cosa è possibile fare per proteggersi nella propria abitazione e sul luogo di lavoro e per sollecitare le istituzioni a farsi carico del principio di precauzione.

Il professor Bersani spiegherà come si può sollecitare il proprio Comune a dotarsi di un regolamento, unico strumento consentito dalla legge (anche se indebolito) per applicare il principio di precauzione a livello territoriale e illustrerà l’adozione di buone pratiche personali nell’uso dei device digitali per minimizzare le esposizioni durante il loro utilizzo.

Si percepisce una mancanza di apprezzamento delle conoscenze scientifiche sulla tossicologia cronica e sulla cancerogenicità – spiega Bersani – e si tende gradualmente a indebolire l’autonomia locale, sia a livello territoriale che sanitario. In questo scenario si innesta anche la discutibile convenzione che proprio l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), a luglio 2023, ha siglato con il governo e gli operatori Telco per le reti ultraveloci beneficiando di fondi PNRR. Lo scenario che si profila è quello di un incremento dell’esposizione media della popolazione alle radiofrequenze. Come sempre ciò che ci può salvare è la conoscenza e la consapevolezza di quello che usiamo. Studiare e documentarsi attraverso fonti indipendenti da conflitti di interesse è fondamentale”.

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