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5G, approvata la mozione regionale per verificarne l’impatto ambientale

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Il documento presentato dai consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti del gruppo Sì Toscana a Sinistra e da Monica Pecori (Gruppo Misto).

 

La Giunta deve impegnarsi a “coinvolgere le autorità locali e Arpat per il monitoraggio e la pianificazione congiunta degli impianti 5G in base al principio di precauzione e di tutela della salute pubblica”. È quanto prevede il primo punto del dispositivo finale della mozione “In merito all’inquinamento elettromagnetico e alla valutazione preliminare dell’impatto della tecnologia 5G anche in relazione alla saturazione dello spazio elettromagnetico” presentata dai consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti del gruppo Sì a Toscana Sinistra e dalla consigliera Monica Pecori (Gruppo Misto) e approvata dal Consiglio regionale.

Gli altri due punti del dispositivo finale impegnano la Giunta a “garantire ad Arpat risorse e personale sufficienti per monitorare gli effetti e le ripercussioni dei campi elettromagnetici su popolazione ed ecosistema e la relazione tra avvento del 5G e saturazione dello spazio elettromagnetico” e a “tenere aggiornata la mappatura delle antenne presenti sul territorio regionale, con l’ausilio di Arpat”.

Illustrando l’atto di indirizzo all’aula nel testo sostitutivo che ha accolto alcune osservazioni dei gruppi Pd e Iv, Tommaso Fattori ha affermato: “Non sappiamo se il 5G sia una tecnologia più pericolosa di altre, ma ciò che sembra acclarato è che lo spazio elettromagnetico è saturo e bisogna procedere con tutte le precauzioni necessarie”.

Gabriele Bianchi (M5S) ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo, sottolineando che “il problema della saturazione elettromagnetica può esistere, ma va anche valutata la potenza di emissione del 5G e questa sembra rientrare pienamente nelle disposizioni di legge”.
“Sono state accolte alcune nostre richieste e perciò voteremo a favore” ha detto Simone Tartaro (Pd), aggiungendo che “il 5G rappresenta un’opportunità strategica per lo sviluppo” e che è “necessario lavorare, come lo Stato e la Regione stanno facendo, sulla base del principio di precauzione”.

Sulla stessa lunghezza d’onda del consigliere Tartaro anche Stefano Scaramelli (Iv): “Bene che siano state accolte le osservazioni del gruppo Pd, che puntualizzano meglio il percorso da seguire in vista dell’introduzione del 5G”.
“In effetti, riguardo agli studi sull’impatto del 5G c’è un po’ di confusione, perciò è bene procedere con un monitoraggio puntuale” ha detto Andrea Quartini (M5S).

Fonte: Regione Toscana

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