Rifiuti e riciclo

A Livorno è guerra ai mozziconi di sigaretta abbandonati, in azione anche gli studenti

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Una classe del liceo Niccolini Palli sotto la guida di Francesco Stefanini (alias Mister Green) ha ripulito con l’apposito attrezzo una zona della città. 

 

di Gabriella Congedo
1 giugno 2023

LIVORNO – Se esistesse un Nobel per i cacciatori di rifiuti lui avrebbe buone probabilità di aggiudicarselo. Stiamo parlando di Francesco Stefanini da Livorno alias Mister Green, il volontario che con la sua bici munita di carrello pulisce la città dai rifiuti abbandonati.

Ci siamo già occupati di lui qualche tempo fa (leggi qui l’articolo). Aveva raccontato come un periodo di fermo lavorativo durante il lockdown (fa il magazziniere) lo avesse indotto a ripensare l’uso del suo tempo libero. E un giorno dopo l’altro un normale impegno di volontariato ambientale, da cittadino che tiene al decoro, è diventato una missione. Ogni volta che può, in solitaria con la sua bici o insieme ai volontari delle associazioni cittadine, Francesco setaccia periferie, spiagge, boschi e giardini pubblici a caccia di quello che tanta gente si ostina a non voler conferire nel normale circuito dei rifiuti. In una parola: l’immondizia abbandonata.

Oggi parliamo di una raccolta un po’ particolare diventata, se così si può dire, la sua specialità: le cicche di sigaretta. Sono piccole e di solito non ci si fa caso ma basta aguzzare la vista per rendersi conto che ce ne sono tantissime, sparse dappertutto. E quasi mai vengono raccolte.

mozziconiA questo rifiuto altamente inquinante (è un concentrato di veleni e rappresenta tra il 22% il 36% di tutti i rifiuti visibili) Mister Green ha dichiarato una guerra senza quartiere. Può fare affidamento su un valido alleato: Dashi l’acchiappa-mozziconi, un piccolo aspirapolvere studiato per raccogliere i piccoli rifiuti tra i quali, appunto, i mozziconi, in grado di raggiungere i punti più difficili come le fessure delle grate stradali. L’ha inventato Saimir Dashi, un signore albanese che vive da molti anni a Livorno.
Francesco ne ha acquistati un bel po’ e li mette a disposizione di chi vuole. Risultato: centinaia di cicche raccolte in pochissimo tempo quando è da solo, migliaia quando lavorano in gruppo.

A un certo punto si è reso conto che i ragazzini sono raccoglitori formidabili, attenti e scrupolosi. Dopo alcune esperienze con i bambini del catechismo sabato scorso è stata la prima volta con la scuola, una classe del liceo Niccolini Palli di Livorno. Venuto a sapere che la professoressa Simona Mori aveva in programma un’uscita di pulizia in città con i suoi alunni si è offerto di accompagnarli a raccogliere cicche di sigaretta con il Dashi. “Ne ho portati dieci con me. I ragazzi si sono divertiti moltissimo, in un’ora abbiamo totalizzato circa 300 grammi di mozziconi. Sono rimasti stupiti di quante cicche si trovano a terra”.

Francesco Stefanini con Nina Palermo
Francesco Stefanini con Nina Palermo

I giovani dunque salveranno il mondo? Sembra di sì. Da qualche tempo c’è una ragazza che ogni domenica va con Mister Green ad aspirare mozziconi. Si chiama Nina Palermo, ha 17 anni e sa il fatto suo: oltre a frequentare il liceo scientifico fa karate a livello agonistico, è impegnata nella politica studentesca a vari livelli, raccoglie rifiuti da quando aveva 14 anni e porta avanti temi ambientali nelle istituzioni e attraverso i progetti. “È instancabile e ogni volta mi stupisce – racconta Francesco – Riesce a lavorare per tre-quattro ore di fila e quando il motorino del Dashi si è esaurito continua a raccogliere con le mani”.

Il fatto è che non ci si rende conto dell’enorme impatto ambientale di questo rifiuto così piccolo. Francesco è rimasto impressionato da ciò che gli ha raccontato Walter Polloni della Re-Cig, azienda di Desenzano Del Garda che ricicla i mozziconi: “Hanno fatto un esperimento mettendo un mozzicone in un acquario, dopo un mese i pesci erano tutti morti”.

Il 40% dei rifiuti nel Mediterraneo sono mozziconi; 200 le sostanze tossiche contenute nei filtri, di cui almeno 70 cancerogene; 2 anni il tempo minimo impiegato dai filtri per degradarsi in natura. Numeri pesanti per un rifiuto così leggero, che dovrebbero far riflettere chi crede ancora che gettare il mozzicone a terra sia un gesto tutto sommato innocuo.
Intanto a Livorno sull’esempio dell’originale stanno venendo su tanti piccoli Mister Green. E questo ci fa ben sperare.

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