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A secco da anni la scultura – fontana al Galluzzo. L’appello: riattivatela

Scultura fontana Marcello Grassi
Grassi (Firenze riparte a sinistra): “Per anni abbandonata da Firenze e Impruneta. Un’opera d’arte che non funziona danno di immagine per Firenze e la Toscana”.

 

di Gabriella Congedo

FIRENZE, IMPRUNETA – A pochi giorni dalla scomparsa dell’artista che l’ha realizzata, torna a far parlare di sé  la scultura – fontana “Terra, Aria, Acqua, Fuoco” di Marcello Guasti.
Quando si passa dal casello Firenze – Impruneta è impossibile non notarla. Uno gnomone inclinato di cemento e bronzo alto 11 metri completato nel 1995. Pensato per essere un monumento di grande impatto scenografico degno di accogliere chi arrivava in città da quello snodo. E l’acqua che doveva cadere dalle nubi scolpite in cima per poi tornare in circolo ne era parte integrante.

In effetti, da allora migliaia di persone hanno visto l’opera, ma solo pochi l’hanno potuta apprezzare nella sua completezza, perché alla scultura-fontana da troppo tempo manca l’elemento essenziale: l’acqua.
Dopo un lungo oblio la fontana era stata riattivata – con tanto di cerimonia e intervento delle autorità- nel 2015; ma è durato poco, appena qualche mese,  poi di nuovo a secco.

Per il ripristino dell’integrità dell’opera di Marcello Guasti si è mosso già da tempo un gruppo di illustri cittadini con un appello e una petizione; tra di loro lo storico dell’arte Antonio Natali, Cristiana Perrella, direttrice del Centro Arte Contemporanea Pecci, la Fondazione Michelucci, Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, Severino Saccardi, direttore di Testimonianze, Joele Risaliti, presidente dell’Associazione Art Art e molti altri.

Adesso, dopo la morte dell’artista, torna a sollecitare attenzione verso questa scultura dimenticata il capogruppo di Firenze riparte a Sinistra Tommaso Grassi che da mesi segue la vicenda. Abbiamo più volte sollecitato l’amministrazione comunale di Firenze a occuparsene dichiara Grassi – di concerto con il Comune di Impruneta a cui compete, secondo quanto appreso dall’ultima interrogazione, rispettivamente il pagamento delle utenze e la manutenzione. Torniamo nuovamente a chiedere la sua sistemazione e la riattivazione della fontana annessa”.

Un’opera d’arte che non funziona è un danno di immagine per Firenze e la Toscana. Tanto più che la scultura di Marcello Guasti, fanno notare i promotori della petizione, è una delle poche opere d’arte monumentali del Novecento presenti a Firenze.

Ci auguriamo un rapido interessamento e intervento da parte dei due Comuni – conclude Grassi – così che si possa far tornare a scorrere l’acqua sulla scultura e far godere la cittadinanza nella sua totalità di ciò che per anni è stato abbandonato e trascurato dalle istituzioni, che avrebbero l’obbligo e il dovere di conservarne lo stato e il pieno funzionamento“.

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