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Aeroporto Firenze, accolti ricorsi dei Comuni. I sindaci: vittoria incredibile

I sindaci Lorenzo Falchi (Sesto Fiorentino), Edoardo Prestanti (Carmignano) e Alessio Biagioli (Calenzano) alla manifestazione no-aeroporto del 23 marzo.
I sindaci Lorenzo Falchi (Sesto Fiorentino), Edoardo Prestanti (Carmignano) e Alessio Biagioli (Calenzano) alla manifestazione no-aeroporto del 23 marzo.
Edoardo Prestanti (Carmignano): “Eravamo come Davide contro Golia”. Lorenzo Falchi (Sesto Fiorentino): “Peccato esserci dovuti arrivare per via giudiziaria”.

 

FIRENZE, PRATO – La notizia è arrivata inaspettata a poche ore dalla chiusura dei seggi e nella Piana stentano ancora a crederci. “Vittoria. Abbiamo bloccato l’aeroporto di Firenze e salvato l’ambiente e la salute della Piana”. Così il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti ha commentato la sentenza del TAR della Toscana che ha accolto i ricorsi presentati dai Comuni di Carmignano, Prato, Poggio a Caiano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano e dai comitati contro il decreto ministeriale di Via per il progetto del nuovo aeroporto di Firenze.

“Proprio come Davide contro Golia siamo riusciti in un’impresa che sembrava impensabile – ha proseguito il primo cittadino -, ossia bloccare una delle opere più sbagliate e pericolose sia per l’ambiente che per la salute di tutti i cittadini. Il mio pensiero va a tutti i colleghi con i quali abbiamo marciato, molte volte anche in solitudine, e a quel popolo meraviglioso che ci ha accompagnato nella bellissima manifestazione del 23 marzo. Abbiamo vinto, ha vinto la Piana e uno sviluppo giusto e sostenibile”.

“È una notizia incredibile – gli fa eco Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino – Abbiamo vinto, il TAR ha dato ragione ai Comuni, alle associazioni, ai comitati, a coloro che si sono opposti a un’opera sbagliata. Dovremo approfondire, leggere bene le motivazioni, ma la sentenza è chiara: viene annullato il decreto di VIA e quindi cade tutto il castello giuridico, amministrativo e le relative forzature che erano state fatte per arrivare all’approvazione di una pista che non poteva essere realizzata. Una bellissima vittoria. Peccato che a questo risultato si sia dovuti arrivare per via giudiziaria e che la politica non sia stata capace di ascoltare e di capire il territorio”.