Ecosistema

Amazzonia, a Firenze Consiglio comunale con il capo della tribù Huni Kuin

Foto Comune di Firenze
Foto Comune di Firenze
Huni Kuin Sia Kaxinawa è intervenuto nella seduta di ieri 21 ottobre: “Sono qui per farmi portavoce della lotta pacifica che sta conducendo la mia gente”.

 

FIRENZE – Un appello di pace, di condivisione, di uguaglianza, di sostenibilità. Lo ha lanciato tra gli scranni della sala dei Duecento il leader della popolazione Huni Kuin, tra le maggiori dell’Amazzonia, Huni Kuin Sia Kaxinawa, intervenuto nella seduta del Consiglio comunale di ieri, 21 ottobre.

“Sono qui per farmi portavoce della lotta pacifica che sta conducendo la mia popolazione e delle tradizioni millenarie che vogliamo poter continuare a portare avanti – ha detto -. È importante parlare della storia dell’Amazzonia e di quanto sta vivendo, per le popolazioni indigene la situazione è molto difficile, difficile è riuscire a coltivare le nostre tradizioni ancestrali come facciamo da anni e anni. L’appello è a difendere e garantire i diritti umani e civili, il rispetto di tutti e dell’ambiente”.

E a margine dell’intervento di Huni Kuin Sia Kaxinawa è stato approvato un ordine del giorno proposto da Leonardo Calistri, presidente della commissione Ambiente. Gli obiettivi: solidarietà verso le popolazioni indigene e sostegno alla loro battaglia per riaffermare il diritto alla loro terra e cultura, che coincide con quello di tutti i popoli e la salvaguardia del futuro del pianeta; ma anche l’impegno a proseguire nell’opera di riduzione dei rifiuti, di sensibilizzazione al riuso e progressiva dismissione delle plastiche, di diffusione della cultura ambientale e della sostenibilità.
“Oggi le parole del leader Sia Huni Kuin ci hanno fatto capire che l’Amazzonia non è così lontana – fa presente Calistri – E’ la foresta pluviale più importante al mondo, ha un ruolo fondamentale per l’equilibrio del pianeta e ora è letteralmente sotto attacco, a causa anche delle politiche ‘sovraniste’ del presidente del Brasile che non tutela come dovrebbe questa vera e propria ricchezza. Sulla vicenda del cambiamento climatico e del riscaldamento globale non può esserci lieto fine se non si protegge l’Amazzonia”.

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