Inquinamento

Aumentano i rifiuti sulle spiagge toscane, rilevati 503 oggetti ogni 100 metri

plastica-spiagge-Toscana-ambiente

Dal monitoraggio Arpat una media di 5 oggetti per metro lineare. Il 90% è plastica, i dati peggiori a Vittoria Apuana vicino a Forte dei Marmi. 

 

di Gabriella Congedo
4 luglio 2023

Aumentano i rifiuti sulle spiagge toscane: una media di 5 oggetti per metro lineare censiti nel 2022 mentre nel 2021 erano poco più di 4. Per lo più si tratta di rifiuti plastici (90%). Arpat, l’agenzia regionale di protezione ambientale, ha anticipato alcuni dati contenuti nell’Annuario dei dati ambientali 2023 che uscirà a ottobre, frutto della sua attività di monitoraggio e controllo ambientale.

Nell’ambito della Direttiva Quadro sulla Strategia marina ARPAT campiona con cadenza semestrale 5 spiagge sulla costa toscana: Vittoria Apuana – Forte dei Marmi (LU), Marina di Vecchiano (PI), Marina di Castagneto sud – Castagneto Carducci (LI), Quagliodromo di Piombino (LI) e Collelungo (GR). L’agenzia rileva i rifiuti solidi spiaggiati e li classifica secondo una “Joint list” che comprende le principali tipologie di rifiuto organizzate secondo un doppio livello gerarchico (materiale e tipologia d’uso). La lista comprende 165 categorie.
Nel 2022 sulle spiagge toscane oggetto di monitoraggio sono stati trovati in media 5 oggetti per metro lineare, 503 ogni 100 metri. Il dato è in aumento rispetto al 2021, quando erano poco più di 4 gli oggetti per metro lineare.

La quantità di rifiuti censiti varia da spiaggia a spiaggia: Vittoria Apuana: 1122; Marina di Vecchiano: 556; Marina di Castagneto sud: 261; Quagliodromo: 438; Collelungo: 140.
L’aumento più rilevante del 2022 si è registrato nella spiaggia di Vittoria Apuana, vicino a Forte dei Marmi, dove sono stati trovati nel solo rilevamento autunnale 286 pezzi di plastica tra 2,5 e 50 centimetri e 248 mozziconi di sigaretta.

Come avviene il monitoraggio

Nella scelta delle spiagge da monitorare Arpat si è attenuta ai criteri previsti dalla Strategia marina nel 2015. La Direttiva infatti stabilisce che ogni Regione monitori almeno una spiaggia per ciascuna di queste tipologie: aree urbanizzate; foci fluviali; aree portuali o comunque soggette a inquinamento proveniente dal trasporto marittimo e dalla pesca; aree remote non direttamente accessibili a mezzi di trasporto via terra o individuate in aree protette.

I campionamenti previsti dalla Strategia Marina sono 2 all’anno, ad aprile e novembre. Viene censito un transetto di spiaggia di 100 metri di lunghezza rilevando tutti i rifiuti superiori a 2,5 cm fatta eccezione per i mozziconi di sigaretta che vengono sempre registrati, senza scavare la sabbia. I rifiuti vengono riportati in apposite schede in cui si specifica il materiale di cui sono composti. Il passaggio successivo prevede la definizione del parametro di abbondanza: “numero di rifiuti per 100 metri”.
ARPAT si assicura poi che i rifiuti vengano rimossi grazie anche alla collaborazione con i Comuni, i gestori dei rifiuti urbani e le associazioni di volontariato; un’operazione necessaria per evitare di censire di nuovo gli stessi rifiuti nella stagione successiva.

Inquinamento da plastica emergenza mondiale

I rifiuti in aumento sulle spiagge toscane sono un tassello di un problema enorme. Senza un accordo a livello mondiale per ridurre la produzione di plastica il rischio sarà, come indicano le proiezioni Ocse, che i rifiuti di plastica arrivino a triplicarsi entro il 2060. Tuttavia accordi internazionali, direttive europee e divieti non potranno mai essere efficaci senza un cambiamento diffuso, culturale e di abitudini. Un cambiamento che ancora purtroppo non si vede. La plastica fa parte delle nostre vite e sarà difficile forse eliminarla completamente, bisogna imparare però a gestirla meglio, ridurla e quando è possibile farne a meno. E soprattutto non abbandonarla nell’ambiente.

Tags