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Bio vincente nelle mense scolastiche toscane, Scandicci conferma il trend

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Da settembre nelle scuole del Comune aumentano i prodotti biologici che passano da un minimo del 40% al 50% come indicato dai Criteri Ambientali Minimi.

 

SCANDICCI (Fi) – In molte mense scolastiche toscane sembra fortunatamente prendere sempre più campo il modello di un’alimentazione sana e biologica. Tra gli obiettivi dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) negli appalti pubblici c’è infatti il sostegno ai modelli produttivi agricoli e di allevamento migliori sotto il profilo ambientale (e con essi alle economie locali e ai piccoli produttori), la salvaguardia della biodiversità delle specie ittiche, la promozione di una dieta a minor consumo di proteine animali, la prevenzione e la riduzione delle eccedenze alimentari, il contenimento dei consumi energetici, verifiche più rigorose di conformità del servizio, la diffusione di una cultura attenta alla salute dei bambini e dell’ambiente.

Anche a Scandicci, dal prossimo settembre, il 100% delle uova sarà biologico, così come il latte e lo yogurt, la carne omogeneizzata per gli asili nido, i succhi o i nettari di frutta che in ogni caso non avranno zuccheri aggiunti. Saranno biologici anche il 50% di frutta, ortaggi, legumi, cereali e carne bovina, il 40% dell’olio extravergine d’oliva, il 33% di pelati, polpa e passata di pomodoro, il 30% di salumi e formaggi. Il nuovo appalto per la ristorazione scolastica nelle scuole di Scandicci fissa per la futura ditta appaltatrice l’obbligo del rispetto dei nuovi CAM del Ministero dell’Ambiente, che hanno come obiettivi chiave più biologico (che passa al 50% minimo rispetto al 40% precedente), meno sprechi e una maggior simbiosi tra mensa e territorio.

Dei benefici in termini ambientali e di salute per alunni e studenti, grazie ai nuovi CAM per il servizio delle mense cittadine, aveva parlato il mese scorso l’assessora all’Ambiente Barbara Lombardini durante il convegno Verso una politica del cibo per Scandicci, nell’ambito della 72 ore della biodiversità organizzata dall’associazione Reti Semi Rurali.

“Le novità migliorative per il servizio mensa vanno oltre i contenuti dei CAM – spiega l’assessora alla Pubblica Istruzione Ivana Palomba – Introdurremo la merenda per le scuole d’infanzia e nel sistema di valutazione sono stabiliti punteggi aggiuntivi quando vengano forniti prodotti da filiera corta, pane e alimenti da forno con farine di grani antichi, prodotti Igp, Dop e biologici, a chi fornisca alimenti prodotti da aziende con agricoltura sociale o iscritte alla Rete del lavoro agricolo di qualità Laq, per chi fa ricorso a cibi a chilometro zero o di filiera corta. Altro obiettivo forte per le nostre mense sarà sempre più la lotta agli sprechi alimentari”.

Il Decreto ministeriale del 10 marzo 2020 che fissa i CAM pone come linea guida quella di privilegiare la qualità dei cibi rispetto all’estetica, il rispetto della stagionalità, così come la flessibilità dei menù in base alla disponibilità di prodotto agricolo locale. Si tratta di indicazioni che mirano a privilegiare la scelta di prodotti locali che spesso non sono sufficienti a coprire tutto il fabbisogno stagionale, ma che attraverso la flessibilità dei menù possono entrare a pieno titolo anche con poche somministrazioni durante l’anno.

Fonte: Comune di Scandicci

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