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Ciclopista Pisa-Tirrenia: “No a passaggio in area protetta, serve valutazione ambientale”

Selva Pisana Natura 2000

Legambiente, Lipu, Wwf e Amici della Terra: “Non si sacrifichi la natura, il Comune deve individuare un percorso alternativo”.

 

Redazione

PISA – Il Comune di Pisa individui un percorso alternativo per far arrivare la Ciclopista del Trammino fino a Tirrenia senza sacrificare un Sito Natura 2000 come la “Selva Pisana”. Lo chiedono a gran voce Amici della Terra Versilia, Legambiente Pisa, Lipu Pisa e WWF Alta Toscana.

La “Ciclopista del Trammino” collega la città a Marina di Pisa ed è stata inaugurata nell’agosto 2020. È lunga quasi dieci chilometri e si sviluppa lungo l’antico tracciato del tram su rotaie, da cui prende il nome, che ha terminato le corse negli anni ’60.
Alcuni giorni fa l’amministrazione comunale ha approvato il progetto definitivo per prolungarla fino a Tirrenia. Ma “la proposta di tracciato in questione – fanno notare le associazioni – interessa per 2 km un Sito Natura 2000 (area protetta ai sensi delle direttive Natura UE) e dovrà essere perciò sottoposta a VINCA (Valutazione di Incidenza Ambientale).

La VINCA è il procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi progetto che possa avere incidenze significative su un sito della rete Natura 2000. È dunque tutt’altro che una formalità. “Solo se la VINCA sarà positiva – spiegano gli ambientalisti – allora il progetto potrà essere approvato. La proposta di tracciato sull’ex sedime del Trammino attraversa per 1,5 km e lambisce per circa 1 km il Sito Natura 2000 “Selva Pisana”, area importante per la conservazione della biodiversità ai sensi delle direttive europee Habitat e Uccelli, che protegge specie che sono importantissime e garantisce la buona connettività della Selva Boschiva”.

Le alternative ci sarebbero senza dover rinunciare al progetto: “È da ottobre che le associazioni ambientaliste fanno notare agli uffici comunali i rischi che il passaggio di una infrastruttura ciclabile di tale grandezza (3,5 m x 2000 m) comporterebbe sul Sito e chiedono di individuare un tracciato alternativo per il tratto Marina di Pisa-Tirrenia, facendolo passare a lato della via Litoranea (non dal lato stabilimenti). In questo modo non verrebbe danneggiata la biodiversità e si avrebbe la possibilità di dotare la pista ciclabile di asfalto e adeguata illuminazione, che difficilmente potrebbero essere autorizzati all’interno del Sito Natura 2000”.

Una proposta simile di tracciato era già stata fatta da Bicitalia (Rete Ciclabile Nazionale FIAB). “Evitando di farla passare attraverso l’area protetta si potrebbe parlare di un’infrastruttura veramente sostenibile, che oltre a contrastare la crisi climatica eviterebbe danni alla biodiversità, in forte declino in tutto il mondo e di cui non vorremmo che, a livello locale, anche la nostra Amministrazione si rendesse complice”.

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