Rifiuti e riciclo

I cenciaioli di Prato nel film ‘Stracci’, un modello ambientale da esportare

I cenciaioli di Prato nel film Stracci, un modello ambientale da esportare
Un'immagine tratta dal film

Il documentario di Tommaso Santi denuncia l’impatto delle discariche di tessuti ma mette anche in rilievo le potenzialità economiche del modello pratese.

 

PRATO – L’attività delle lane rigenerate di Prato è storica e per decenni i cenciaioli pratesi hanno diviso i brandelli di tessuto a mani nude, separandoli per colore e composizione, creando cumuli di stoffe dal grande potenziale produttivo e dal forte impatto cromatico. Questa tradizione rivive oggi nel documentario Stracci del regista e sceneggiatore pratese Tommaso Santi, un esempio virtuoso di quella che oggi viene definita economia circolare, attraverso lo sguardo di chi da sempre ricicla abiti usati e scarti tessili per trasformarli in nuova materia prima.

Stracci-Tommaso-Santi-Film-Prato-Si parla di un’esperienza antichissima che improvvisamente è diventata di grande attualità e importanza perché svolge un servizio anche a favore dell’ambiente, visto che i “cenci” vengono trasformati prima in fibra e poi di nuovo in tessuto. Il film è un viaggio nei luoghi che oggi sono diventati nuove discariche di tessuti provenienti da tutto il mondo per denunciarne i pericoli ambientali ma anche per metterne in rilievo le potenzialità economiche.

A partire da Prato, il documentario fa il giro del mondo (in Africa, Pakistan e altre aree della Terra), per mostrare come il modello pratese, se adottato, potrebbe portare ricchezza e sviluppo nei Paesi più poveri. Il film fa tappa in Ghana, ad Accra, dove c’è la discarica più grande dell’Africa, punto di arrivo di enormi quantità di rifiuti tessili. Una piaga ambientale serissima, che però può anche aprire nuovi scenari: il riuso e il riciclo possono infatti essere un volano di sviluppo.

Dopo l’anteprima pratese dello scorso 20 novembre il documentario arriva al cinema La Compagnia di Firenze martedì 11 gennaio alle ore 21.00, alla presenza del regista. L’opera è prodotta da Kove in collaborazione con Solo Moda Sostenibile ed è sostenuta da Toscana Film Commission nell’ambito del programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema.

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