Ecosistema

Lago di Porta, interventi per l’invasione aliena del miriofillo acquatico

Miriofillo acquatico. (Foto da www.oasilipumassaciuccoli.org).
Miriofillo acquatico. (Foto da www.oasilipumassaciuccoli.org).
Uno sviluppo incontrollato a danno dell’intero ecosistema. Se ne stanno occupando il Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze e il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord.

MONTIGNOSO (Ms) – “Proseguire le azioni di contenimento della specie aliena con interventi coordinati e frequenti”. Questa in estrema sintesi la strategia posta in campo dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze dopo quattro anni di studio e sperimentazione condotti sul Lago di Porta, insieme ai Comuni di Montignoso e Pietrasanta e al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord.
I risultati del lavoro di ricerca sono stati illustrati sabato 9 giugno a Villa Schiff Giorgini in un seminario che aveva come tema gli aspetti di conservazione e criticità della flora e della vegetazione del lago, organizzato dalla dottoressa Barbara Vietina. Gli studi hanno sottolineato l’importanza del sito, Area naturale protetta di interesse locale (ANPIL) gestita dai due Comuni, elencando le numerose specie vegetali di pregio censite, alcune anche rare.

Eppure questo scampolo di paradiso e biodiversità è da almeno quindici anni minacciato da una specie aliena che ha letteralmente invaso i corsi d’acqua attorno al lago: il miriofillo acquatico. “La comparsa di questa specie nel lago di Porta risale al 2004 – spiega l’assessore all’Ambiente di Montignoso Massimo Poggi – Il suo sviluppo incontrollato nel tempo a danno delle altre piante e dell’ecosistema ci ha convinti a studiare il fenomeno. Oggi siamo qui per capire i risultati del monitoraggio e concordare le migliori azioni da intraprendere”.

La pianta, riconosciuta a livello internazionale come specie fortemente invasiva degli ambienti acquatici, è compresa nell’elenco delle 49 specie invasive stilato dall’Unione europea in un regolamento recepito dalla normativa italiana lo scorso dicembre. Dopo aver mappato i corsi d’acqua attorno al Lago di Porta interessati dalla presenza della pianta l’Università ha chiesto la collaborazione del Consorzio di Bonifica per le attività mirate di taglio, eradicazione ed estirpazione che saranno condotte senza danneggiare le piante locali.

Fonte: Comune di Montignoso