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L’impatto dei rifuti marini, a Siena i risultati del progetto AdriCleanFish

Giovedì 24 settembre la presentazione dei risultati del progetto coordinato dall’Università di Siena per la tutela della biodiversità nel Mar Adriatico.

 

SIENA – Il Mar Mediterraneo è un ecosistema marino la cui elevata biodiversità è messa fortemente a rischio dalla presenza dei rifiuti marini (marine litter) e delle microplastiche, con effetti sulla catena trofica, sugli stock ittici e sulla salute umana che restano in gran parte ancora da chiarire.

Si terrà domani 24 settembre alle ore 10.30, in modalità telematica sulla piattaforma Google Meet, l’evento finale di presentazione dei risultati del progetto di ricerca AdriCleanFish, di cui è capofila l’Università di Siena in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Il progetto ha impegnato i ricercatori del dipartimento di Scienze fisiche, della terra e dell’ambiente coordinati da Maria Cristina Fossi, in collaborazione con i colleghi dell’Ateneo veneziano, per la tutela della biodiversità nel Mar Adriatico.

“Le attività del progetto – spiegano i ricercatori senesi – hanno visto il monitoraggio, la raccolta e la valutazione dell’impatto provocato dai rifiuti marini sulle specie ittiche presenti nel Mar Adriatico attraverso tre azioni fondamentali: coinvolgimento, formazione e informazione”.
Dopo la rimozione dei rifiuti in mare nelle aree individuate, Chioggia e Civitanova Marche, dove sono state coinvolte le flotte di pescherecci che hanno effettuato la raccolta dei rifiuti marini dal fondo e dalle specie ittiche, i ricercatori hanno analizzato i materiali recuperati. Una parte delle attività è stata dedicata alla formazione dei pescatori in materia di gestione e conservazione delle risorse biologiche marine e all’analisi di specie ittiche di interesse commerciale destinate al consumo umano.

“Dal monitoraggio – proseguono i ricercatori – è emersa una concentrazione media di microplastiche e macrorifiuti sia sulla superficie che sul fondo marino nell’intera area di studio considerata in linea con i valori medi del bacino Mediterraneo, confermando come il mare Nostrum risulti essere una tra le aree più impattate da microplastiche a livello mondiale”.

La partecipazione all’evento di presentazione del progetto è aperta a tutti. Per ulteriori informazioni è possibile visitare la pagina web all’indirizzo https://www.unive.it/pag/40898.

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