Rifiuti e riciclo

L’Istituto Puccini di Firenze è la prima scuola Rifiuti Zero d’Italia

scuola-rifiuti-zero-waste-Firenze-Toscana-ambiente

Per Zero Waste Italy e il Centro di Ricerca Rifiuti Zero l’obiettivo è superare il modello lineare anche nella scuola e azzerare la produzione di rifiuti.

 

Redazione
22 febbraio 2024

FIRENZE – L’alleanza con la scuola è cruciale per responsabilizzare le future generazioni al rispetto dell’ambiente. Lo sanno bene i coordinatori dell’associazione Zero Waste Italy e del Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori, capitanati dal loro presidente Rossano Ercolini, che annunciano di aver avviato la collaborazione con l’Istituto Comprensivo Puccini di Firenze che definiscono “la prima scuola in Italia che aderisce al protocollo Rifiuti Zero”.

Dopo che il protocollo Comuni Rifiuti Zero ha già coinvolto negli anni 331 Comuni l’iniziativa si estende dunque al settore educativo con l’obiettivo di coinvolgere le scuole nell’ambizioso percorso di azzeramento della produzione di rifiuti. Il protocollo Scuole a Rifiuti Zero, che dovrà essere approvato dal collegio dei docenti e poi dal Consiglio di istituto, propone un percorso innovativo mirato a ridurre drasticamente la produzione di rifiuti plastici nelle scuole aderenti.

L’iniziativa offre una grande opportunità per coinvolgere attivamente i giovani e l’intero mondo scolastico, inclusi docenti, personale non docente e genitori, nel cambiamento dei rapporti con gli equilibri della natura. Questo approccio interrompe il tradizionale “modello lineare” di estrazione, produzione, consumo e smaltimento favorendo invece una prospettiva circolare che rispetta i cicli naturali. Questo cambiamento è fondamentale per sensibilizzare le comunità scolastiche e superare l’illusione di un progresso legato al modello lineare.

La scuola appare ormai come uno dei pochi ‘luoghi sacri’ per la formazione delle nuovissime generazioni. Il ministero dell’Ambiente e i poteri pubblici non possono veicolare messaggi ambigui e contraddittori – dice Ercolini – Se ad esempio da un lato incoraggiare il consumo di frutta è sicuramente positivo dal punto di vista alimentare quando questo avviene, però, nelle confezioni di plastica risulta veicolo che incoraggia pratiche contrarie alla “circolarità” e funzionali a un usa e getta diseducativo. Siamo ovviamente disponibili a lavorare congiuntamente per trovare soluzioni condivise alternative”. 

Gli istituti interessati possono richiedere l’adesione al protocollo inviando un’email a centrorifiutizero@gmail.com

Tags