A testare il progetto via Romea Accessibile sono state alcune persone con disabilità tra cui l’atleta nazionale di scherma paralimpica Alberto Morelli.
Redazione
3 agosto 2023
SAN CASCIANO VAL DI PESA (Fi) – Con sentieri e percorsi a prova di carrozzina l’antica via Romea Sanese diventa accessibile a tutti. Tra i primi a sperimentare il progetto Via Romea Accessibile sono stati alcuni giorni fa il campione nazionale di scherma paralimpica Alberto Morelli insieme a Carlo Volpe e Remo Silei, cittadini residenti nel Chianti con disabilità o mobilità ridotta.
Il loro viaggio dimostrativo tra alcuni dei sentieri più suggestivi dell’antico cammino dei pellegrini che metteva in collegamento Firenze e Siena si è svolto in joelette, una speciale carrozzella da fuoristrada che consente a persone con problemi di deambulazione di percorrere tratti normalmente non praticabili in carrozzina.
A guidare le joelette lungo le vie e le piazze di San Casciano e la campagna di Sant’Andrea in Percussina amata dal Machiavelli sono stati Roberto Ciappi, sindaco di San Casciano in Val di Pesa nonché coordinatore dell’Ambito Turistico Chianti, David Baroncelli, primo cittadino di Barberino Tavarnelle e Giuseppe Stiaccini, vicesindaco di Castellina in Chianti, aiutati da un nutrito gruppo di volontari appassionati di trekking.
Il progetto dei Comuni chiantigiani è stato finanziato dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale nell’ambito del bando “Fermenti”. Responsabile è Vito De Meo, in collaborazione con la Federazione Italiana Escursionismo nazionale e regionale e il Gruppo Trekking Senese.
“Passeggiare avvolti dalle essenze della campagna chiantigiana, fiancheggiando vigne e ulivi, alla scoperta di angoli e pezzi di Toscana meno battuti dai flussi turistici è stata un’esperienza straordinaria – ha commentato il campione Alberto Morelli che di formazione è geologo e insegna Scienze in una scuola del senese – Ho potuto respirare l’armonia più autentica del Chianti percepibile nei profumi, nei colori, nei suoni, attraversando alcuni dei sentieri più belli del mondo. Grazie a questo progetto ho avuto la possibilità di affrontare tragitti che normalmente non riuscirei a sostenere in autonomia, senza dubbio un’esperienza che ripeterò”.
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