Ecosistema

Operazione “Salva il rospo”, a Capannori volontari al lavoro

Da sinistra: una volontaria, il biologo Carlo Scoccianti e l'assessore all'ambiente Matteo Francesconi. (Foto da Comune di Capannori).
Da sinistra: una volontaria, il biologo Carlo Scoccianti e l'assessore all'ambiente Matteo Francesconi. (Foto da Comune di Capannori).

Rospi, rane e tritoni sono un anello importantissimo del nostro ecosistema. Il progetto mira ad aiutarli ad attraversare la strada senza essere investiti dalle auto ed è sostenuto dal Comune.

CAPANNORI (Lu) – Il Comune di Capannori sosterrà i volontari del progetto “Salva il rospo” che sono impegnati nel territorio comunale ad aiutare gli anfibi ad attraversare la strada senza essere investiti dalle auto, salvaguardando la riproduzione della specie. Il Comune, infatti, fornirà loro la cartellonistica informativa e alcuni materiali, come guanti e secchielli. È quanto prevede il patto di collaborazione #salvailrospo che è stato siglato sabato scorso al polo culturale Artémisia dall’assessore alla Partecipazione, Matteo Francesconi, e dalla referente del progetto, Elisa De Paoli.

La firma del patto è stata l’occasione per l’incontro “Operazione Sos anfibi 2018 – E’ tempo di raccoglierli” in cui il biologo Carlo Scoccianti ha parlato dell’importanza per l’ecosistema del salvataggio di rospi, rane e tritoni. Un’operazione, questa, che in Toscana viene portata avanti da 25 anni dal Wwf e che adesso viene attuata anche a Capannori. I volontari di “Salva il rospo” in questa prima fase del progetto si sono concentrati sulla frazione di San Ginese lungo via della Francese – una zona particolarmente popolata dagli anfibi – ma, in caso che il gruppo diventi più consistente (è attiva anche la pagina Facebook “Salva il rospo – Capannori”) non escludono di proseguire anche in altre aree del territorio.

L’innalzamento di temperatura e le piogge di questi giorni hanno risvegliato gli anfibi che, dopo aver svernato al riparo sotto qualche pietra o nella lettiera dei boschi, iniziano le consuete migrazioni riproduttive che li porteranno nei pressi delle zone di ovodeposizione. Sempre più spesso questi piccoli animali, che costituiscono un importantissimo e insostituibile anello del nostro ecosistema, sono costretti ad attraversare una strada cercando di raggiungere una pozza o un laghetto: il risultato è un altissimo numero di morti e, di conseguenza, un tasso di riproduzione di anno in anno sempre più basso.

Fonte: Comune di Capannori
Tags