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Paesaggi rurali storici: Valdichiana e Fibbianello premiati dal Mipaaf

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Una tipica leopoldina in Valdichiana (foto dal sito del Mipaaf)
Sono nove i nuovi siti che hanno arricchito il Registro Nazionale, due dei quali in Toscana. Secondo il Ministero sono due esempi di patrimonio da tutelare.

 

Redazione

Due perle toscane sono entrate a far parte del Registro nazionale dei Paesaggi rurali storici: si tratta del Paesaggio storico della Bonifica Leopoldina in Valdichiana e del Paesaggio policolturale di Fibbianello nel Comune di Semproniano (GR). Ieri 30 ottobre la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova ha firmato i decreti di iscrizione al Registro nazionale di nove nuovi paesaggi rurali italiani, tra i quali appunto le due new entry toscane. Con questi ultimi ingressi il registro nazionale passa da 16 a 25 paesaggi.

I nuovi paesaggi iscritti al Registro, che potranno quindi fregiarsi in futuro del marchio collettivo del Paesaggio rurale storico italiano (in corso di definizione), sono:
il Paesaggio agrario di olivastri storici del “Feudo di Belvedere” – Località San Nazario – San Nicandro (FG); il “Paesaggio policolturale di Fibbianello” del Comune di Semproniano (GR); il Paesaggio dei “Vigneti Terrazzati del Versante Retico della Valtellina”; il Paesaggio della “Bonifica Romana e dei Campi Allagati della Piana di Rieti” (RI); il Paesaggio storico della “Bonifica Leopoldina in Valdichiana”; il “Paesaggio Agro- Silvo- Pastorale del territorio di Tolfa”, nel Lazio; il “Sistema Agricolo Terrazzato della Val di Gresta” in Trentino; il Paesaggio rurale “Alti Pascoli della Lessinia” in Veneto; il “Paesaggio rurale dei vigneti terrazzati della Valle di Cembra” in Trentino.

Nel Registro possono essere iscritte anche le pratiche agricole e le conoscenze tradizionali legate a una precisa area geografica, anche se di limitata diffusione. La condizione, si legge sul sito del Ministero, è che “devono essere di rilevanza storica, esercitate con tecniche, strumenti e oggetti particolari legati alla pratica tradizionale e l’impiego di cultivar, varietà o razze locali”.

Adesso i paesaggi storici toscani iscritti al Registro nazionale sono diventati 5: vi figuravano già il Paesaggio rurale storico di Lamole (Greve in Chianti),  i Paesaggi silvo-pastorali di Moscheta (Mugello) e il Paesaggio policolturale di Trequanda, nella campagna senese.

Il Paesaggio storico della Bonifica Leopoldina in Valdichiana

La candidatura è stata presentata dai Comuni di Castiglion Fiorentino, Chiusi, Civitella in Val di Chiana, Cortona, Foiano della Chiana, Lucignano, Marciano della Chiana, Montepulciano, Monte San Savino, Sinalunga e Torrita di Siena.
Il paesaggio rurale della bonifica leopoldina in Valdichiana è unico nel suo genere ed è caratterizzato da un’importante rete idraulica, principale e secondaria, che contraddistingue anche la forma degli appezzamenti.
Il dossier ha dimostrato che sia il paesaggio che il reticolo idraulico sono rimasti in gran parte invariati. Non sono mancati i riferimenti alle Fattorie Granducali, alle Leopoldine (caratteristici fabbricati rurali della riforma leopoldina) che hanno mantenuto i loro caratteri architettonici e alla mezzadria.

Il Paesaggio policolturale di Fibbianello

La candidatura per il Paesaggio policolturale di Fibbianello è stata presentata dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio e dal Comune di Semproniano (Grosseto). Un risultato importante per le Città dell’Olio che hanno già ottenuto il riconoscimento di altri 4 Paesaggi Rurali Storici: gli Oliveti Terrazzati di Vallecorsa (FR), il Parco Storico di Venafro (IS), la Fascia Olivetata Pedemontana di Assisi-Spoleto e il Paesaggio policolturale di Trequanda (SI).

“Una bella notizia che accogliamo con grande orgoglio e soddisfazione – ha dichiarato Michele Sonnessa, presidente delle Città dell’Olio – I paesaggi rurali storici delle Città dell’Olio sono monumenti da valorizzare perché elementi identitari di un territorio e possono essere messi al centro di una strategia di promozione del turismo dell’olio che passa anche e soprattutto dalla scoperta di questo patrimonio inestimabile”.

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