Rifiuti e riciclo

Raccolta differenziata, è Capannori il Comune toscano più virtuoso

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Foto Comune di Capannori

Con  l’86,50% è al primo posto tra i Comuni con oltre 30 mila abitanti. Grazie anche a una serie di progetti “Rifiuti Zero”.

 

di Gabriella Congedo

CAPANNORI (Lu) – Essere la capitale italiana della Strategia Rifiuti Zero vorrà pur dire qualcosa. E infatti. Capannori è il Comune toscano sopra i 30.000 abitanti con la percentuale più alta di raccolta differenziata, l’86,50%: lo dicono gli ultimi dati relativi al 2020 certificati dalla Regione Toscana. Si conferma l’andamento positivo degli ultimi anni che ha visto la cittadina attestarsi su percentuali sempre superiori all’80%.

Un risultato così non arriva certo per caso. Da tempo il Comune, il Centro di Ricerca Rifiuti Zero diretto da Rossano Ercolini e il gestore dei servizi ambientali Ascit remano insieme verso un unico obiettivo: stanare e avviare a riciclo i rifiuti che ancora finiscono nel sacco grigio del non riciclabile per spingere la raccolta differenziata oltre il 90%.

Ma cosa c’è in questi famigerati sacchi grigi? Secondo i dati in possesso del Comune la maggior parte, il 60%, è costituita da prodotti assorbenti (pannolini e pannoloni). Un ulteriore 15 % sono scarti tessili, che alcune aziende e laboratori continuano a smaltire in maniera illegale anziché conferirli nell’apposita filiera.

Altro dato positivo è la totale assenza di organico tra le impurità della frazione indifferenziata, mentre nell’ultimo anno è diminuita del 16% la frazione organica della raccolta differenziata. Il fatto è che qui il compostaggio domestico funziona a pieno regime: sono più di 3.000 le compostiere utilizzate dalle famiglie di Capannori e gli scarti organici ognuno se li smaltisce da sé per ricavarne concime.
“Siamo molto soddisfatti di questi risultati che testimoniamo il grande impegno con cui i nostri cittadini fanno la raccolta differenziata – spiega l’assessore all’Ambiente Giordano Del Chiaro -. Adesso il prossimo traguardo è superare il 90% di raccolta differenziata cercando di ridurre e avviare a riciclo le frazioni che ancora compongono il rifiuto non riciclabile”.

I progetti “Rifiuti Zero”

Sono diversi i progetti messi a punto dal Comune di Capannori insieme al Centro di Ricerca Rifiuti Zero per spingere in su la raccolta differenziata. Eccone alcuni:

EcoBar – Si rivolge a bar, pasticcerie e gelaterie. Possono fregiarsi di quest’etichetta gli esercizi commerciali che adottano misure per sollecitare i clienti a differenziare correttamente i rifiuti all’interno delle loro attività. Gli EcoBar hanno bidoncini separati per la raccolta differenziata e contenitori ecologici per alimenti e bevande. Per i gestori virtuosi un attestato e uno sconto sulla Tari.
Raccolta differenziata degli assorbenti femminili – Dopo un periodo di prova è stata estesa quest’anno a tutto il territorio comunale. Grazie a una nuova tecnologia messa a punto nel Centro di riciclo dei prodotti assorbenti per la persona di Treviso sono trasformati in plastica e cellulosa sterilizzate da riutilizzare come materie prime seconde.
Gatti sostenibili – Nasce per promuovere l’uso di lettiere compostabili e biodegradabili anche con un sistema di incentivi. Si parte dal presupposto che un solo gatto domestico produce oltre 200 kg di rifiuto secco in un anno, costituito quasi esclusivamente dalla lettiera minerale non riciclabile. Il progetto partirà entro la fine dell’anno.
Adotta un lombrico – Campagna per promuovere la pratica del lombricompostaggio che prenderà il via all’inizio del 2022. Su richiesta delle famiglie il Comune fornirà una lombricompostiera, kit di lombricoltura (vermetti compresi) e l’assistenza di un esperto.

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