Rinnovabili

Spiccano il volo le comunità energetiche in Toscana, è nata anche la CER di Sesto Fiorentino

CER-Sesto-fiorentino_Toscana-ambiente
I firmatari dell'atto costitutivo della CER (foto Comune di Sesto Fiorentino)

Soci fondatori sono il Comune, ARCI Firenze e l’associazione Gruppo Italiano Amici della Natura (GIAN) Il Binario sezione di Sesto Fiorentino.

 

di Iacopo Ricci
28 febbraio 2024

SESTO FIORENTINO (Fi) – In Toscana le comunità energetiche stanno spiccando il volo. Finalmente il 23 gennaio 2024 – dopo quasi due anni di attesa – il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato il decreto attuativo che norma gli incentivi. Questo sta permettendo a molti Comuni toscani di sbloccare progetti pronti da tempo.

Qualche giorno fa ha visto la luce a Barberino Tavarnelle la prima comunità energetica rinnovabile del Chianti (leggi qui l’articolo). Adesso è il turno di Sesto Fiorentino che ha costituito Energetica; soci fondatori sono il Comune, ARCI Firenze e l’associazione Gruppo Italiano Amici della Natura (GIAN) Il Binario sezione di Sesto Fiorentino.
L’atto costitutivo è stato sottoscritto per il Comune di Sesto Fiorentino dalla vicesindaca Claudia Pecchioli, per ARCI Firenze dalla presidente Marzia Frediani e per GIAN Il Binario dal presidente Marco Focacci; ad assumere la presidenza della CER sarà l’assessora all’Ambiente Beatrice Corsi. Il partner tecnologico è Estra Clima.

Una Comunità Energetica Rinnovabile è un’associazione di cittadini, imprese ed enti territoriali che producono energia rinnovabile con i propri impianti solari o di altro tipo installati nelle rispettive abitazioni e sedi e condividono virtualmente la parte non autoconsumata con il resto degli aderenti; questa condivisione riceve l’incentivo da parte del GSE (Gestore dei Servizi Energetici). L’obiettivo è quello di promuovere l’autosufficienza energetica, ridurre l’impatto ambientale e favorire lo sviluppo sostenibile.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono un’esperienza che sta iniziando a diffondersi a livello nazionale, anche se sono ancora poche quelle arrivate a essere costituite – ricorda l’assessora Corsi – È un obiettivo per il quale abbiamo lavorato fin dai primi mesi di mandato riuscendo a coinvolgere due realtà associative molto importanti e un partner. Come amministrazione abbiamo deciso di non limitarci a promuovere la nascita della comunità ma a esserne soci fondatori. Non è soltanto una scelta simbolica ma l’espressione di una precisa visione politica”.

È stata dunque l’incertezza sugli incentivi a “congelare” di fatto la nascita delle CER in Italia fino a pochi giorni fa. Adesso il Decreto del 23 gennaio individua due tipologie di incentivo tra loro cumulabili a supporto delle Comunità Energetiche e dei sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili:
– un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal PNRR e rivolto alle Comunità con impianti realizzati nei comuni sotto i 5.000 abitan
– una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale.

Il GSE renderà disponibili sul proprio sito istituzionale (www.gse.it) documenti e guide informative, oltre a canali di supporto dedicati, per accompagnare gli utenti nella costituzione delle CER.

Tags