Oltre la siepe - di Sandro Angiolini

Sull’abbandono del fossile molte promesse. Intanto continuiamo a sprecare energia

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Un fenomeno che è davanti a noi tutti ma sembra non interessare i media. Eppure l’energia sprecata è in gran parte prodotta con fonti fossili.

 

di Sandro Angiolini
16 aprile 2023

Il mio è un blog che punta soprattutto a far riflettere sui temi ambientali e a vedere i collegamenti tra elementi diversi che possono sfuggirci. Questa settimana parto da una notizia a livello internazionale per arrivare a una molto locale.
A Sapporo in Giappone i ministri dell’Ambiente, del Clima e dell’Energia dei Paesi del G7 (cioè delle sette economie più sviluppate del mondo, Cina esclusa) si sono impegnati ad accelerare l’abbandono dei combustibili fossili in tutti i settori entro il 2050 e a ridurre a zero entro il 2040 l’inquinamento da plastiche.

Mentre il primo obbiettivo era già contenuto in vari programmi e politiche il secondo è relativamente nuovo. Lo si dovrebbe ottenere grazie alla diffusione dell’economia circolare e alla riduzione o all’abbandono delle plastiche usa e getta. Sappiamo già che le alternative alla plastica (che deriva dal petrolio) esistono in molti settori e che i sistemi per raccoglierla e riciclarla possono essere migliorati.

L’abbandono dei combustibili fossili si conferma una priorità assolutamente urgente, e questo ci porta alla notizia “interna”: il Governo ha approvato un disegno di legge per inasprire le pene per chi imbratta monumenti storici, ad esempio i giovani che gettano vernice lavabile per protestare contro lo scarso impegno concreto dei politici per combattere il cambiamento climatico. Pochi ricordano che già il governo Draghi aveva aumentato tali pene portandole fino a 5 anni di reclusione. Suona francamente un po’ strano che ormai in Italia si rischi meno a rapinare una banca che a organizzare un rave o a imbrattare un muro, ma a parte questo la mia riflessione è un’altra.

I media continuano a dedicare uno spazio enorme a questi eventi, ma, a livello generale, si continua a trascurare tranquillamente un fenomeno che con il cambiamento climatico ha molto a che fare: lo spreco di energia. Che è davanti a noi tutti, quotidianamente.

Ricordo che, una decina d’anni fa, ero seduto su un treno alla stazione di S. Maria Novella; erano le 14 circa di un giorno d’agosto, c’era il sole e tutte le luci dei vari binari erano accese. Al ritorno dal mio viaggio, due giorni dopo, provai a informarmi sulle ragioni di quel curioso fatto: allo sportello non seppero fornirmi spiegazioni. Da allora ho fatto caso che in molti luoghi pubblici e non (festival, uffici, banche, anche strade) le luci vengono mantenute accese anche quando l’illuminazione naturale sarebbe ottimale. Senza alcuna spiegazione apparente. Energia in gran parte prodotta con fonti fossili che viene gettata via, con quello che comporta per il cambio climatico.

Ecco, di questo i media non si interessano, e mi dà molta noia che nessun responsabile degli spazi che ho prima citato sembri accorgersene. I grandi summit continuano a promettere molto, ma a livello locale continuiamo a fare troppo poco: basterebbe introdurre nuove pene anche lì? Purtroppo ho dei dubbi: forse è meglio se glielo facciamo notare noi.

 

Sandro Angiolini_piccolaOLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.

Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.
È appena uscito il suo libro “Comunicare meglio-istruzioni per l’uso”, un manuale divulgativo sulle tecniche di comunicazione rivolto ai non addetti ai lavori. Vedi https://www.amazon.it/dp/883221184X?ref_=pe_3052080_397514860