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Tracce e nidi di tartaruga marina: gran pienone per il corso all’Elba

Foto Tartamare
Foto Tartamare
Isa Tonso di Legambiente: “Le schiuse del 2017 a Marina di Capo e del 2018 a Straccoligno hanno fatto crescere l’attenzione e la voglia di proteggere questi magnifici animali”.

 

ISOLA D’ELBA (Li) – Una partecipazione così massiccia forse neanche i promotori se l’aspettavano, tant’è che molte persone non hanno trovato posto.
Si è concluso con un successo a 360° il corso organizzato nell’ultimo week end da Legambiente e Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano con l’associazione Tartamare (leggi qui l’articolo) per formare i volontari che la prossima estate si impegneranno nella ricerca delle tracce e nella difesa dei nidi delle tartarughe marine.

« Le schiuse del 2017 a Marina di Capo e del 2018 a Straccoligno hanno fatto crescere l’attenzione e la voglia di proteggere questi magnifici animali – ha detto Isa Tonso, responsabile tartarughe marine di Legambiente Arcipelago Toscano – Il corso di sabato e domenica con Tartamare è la prima di una serie di iniziative del progetto di Legambiente e Parco Nazionale che nei prossimi mesi coinvolgerà anche operatori balneari e turistici, scuole, pescatori e diving center, anche all’interno del progetto Pelagos Plastic Free».

Sala dell’Ente Parco piena e grande attenzione per la full immersion che, grazie a Tartamare, la mattina e il pomeriggio di sabato 19 ha portato i partecipanti al corso  nel mondo e nella vita delle tartarughe marine che, spinte dal riscaldamento globale, stanno risalendo il Mediterraneo e che sembrano aver trovato nelle spiagge elbane i loro nuovi siti di nidificazione.

Foto Tartamare
Foto Tartamare

E proprio al riconoscimento delle tracce e della nidificazione è stata dedicata la mattinata di domenica 20 a Marina di Campo, miracolosamente risparmiata dalla pioggia che bagnava a scrosci il resto dell’Elba.
L’area scelta per ricostruire una nidificazione di Caretta caretta è stata quella dei Bagni da Sergio, dove l’ormai famosa tartaruga “Federica” fece la deposizione record (103 tartarughine nate) nell’estate 2017. Federica potrebbe tornare quest’estate e ad aspettarla troverà volontari di Legambiente sempre meglio formati e consapevoli della necessità di salvare questi antichissimi rettili marini, per salvare il mare e il nostro futuro.

Tartamare è l’associazione non – profit che a Grosseto si occupa della riabilitazione delle tartarughe marine in via di estinzione.
I volontari si prendono cura delle tartarughe marine in difficoltà perché spiaggiate o rimaste impigliate nelle reti dei pescatori. Nel caso del ritrovamento di nidi i volontari seguono tutte le fasi, dalla nidificazione alla schiusa all’ingresso in mare dei piccoli.
La sede operativa è il Centro Recupero Tartarughe Marine e Centro di Didattica sul Mare a Marina di Grosseto, dove ha sede l’ospedale delle tartarughe.
www.tartamare.org

Fonte: Legambiente Arcipelago Toscano