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Vico d’Elsa, miasmi insopportabili dalla distilleria. L’ultimatum del sindaco

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L’emissione di fumi e cattivi odori è peggiorata negli ultimi due mesi. David Baroncelli: “Situazione non più sostenibile, azienda trovi subito una soluzione”.

 

Il sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli
Il sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli

BARBERINO TAVARNELLE (Fi) – I fumi e i cattivi odori provenienti dalla Distilleria Deta, storica azienda di Barberino Tavarnelle produttrice di grappe, acquavite di vino e brandy, non sono più sopportabili per i cittadini. E la situazione è peggiorata nei mesi di aprile e maggio.
Il sindaco David Baroncelli torna ad alzare la voce, in particolare a nome dei cittadini che risiedono nella frazione di Vico d’Elsa e dell’area sud del territorio comunale che è quella maggiormente investita dalle ondate maleodoranti causate dall’attività della distilleria.

“Siamo al lavoro da tempo con Arpat e gli enti preposti, seguendo il caso dalle prime segnalazioni – spiega il primo cittadino – per individuare azioni e misure concrete che diano risposte al disagio creato nell’area dello stabilimento. Ci aspettiamo che l’azienda si attivi quanto prima e presenti un progetto tecnico che risolva in via definitiva gli annosi problemi che si sono acuiti nei mesi di aprile e maggio”.

Baroncelli ha già ascoltato in più occasioni le lamentele dei cittadini e ha segnalato il problema agli enti preposti al controllo, alla sicurezza e alla tutela della salute pubblica. “La realtà, registrata dalle continue segnalazioni che giungono dagli abitanti e dalle attività economiche che operano nella zona, è che cattivi odori e fumi inondano la frazione senza soluzione di continuità – precisa –. Da mesi monitoriamo la situazione, peggiorata nelle ultime settimane, con la collaborazione di tutti i soggetti competenti, la Regione Toscana, i Carabinieri Forestali e in particolare Arpat con i quali i contatti sono frequenti”.

L’ufficio Ambiente ha verificato tutti i reclami dei cittadini facendo specifici sopralluoghi e ha preso in carico gli esposti inoltrando ad Arpat le informazioni ritenute utili per l’attività di controllo dell’agenzia. “L’azienda è chiamata al suo senso di responsabilità verso il territorio – conclude il sindaco – anche a fronte degli investimenti realizzati. Chiediamo a Deta di porre fine alla situazione di disagio creata, chiediamo che l’azienda agisca prima possibile nel rispetto dell’ambiente e della vivibilità dei nostri centri abitati”.

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