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A Montespertoli quattro giorni di celebrazione del grano antico autoctono

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Musica, danze e spettacoli hanno fatto da corollario all’evento principale della “Rievocazione storica della Battitura”. Un grano antico e unico per dei prodotti salutari.

 

MONTESPERTOLI (Fi) – Celebrati a Montespertoli, fino a domenica 29 luglio, quattro giorni dedicati a uno dei suoi beni d’eccellenza: il grano antico autoctono. Musica, danze e spettacoli hanno fatto da corollario all’evento principale delle Veglie sull’aia dei Lecci, la “Rievocazione storica della Battitura, a cura dell’associazione Gruppo 900 in collaborazione con l’associazione Grani antichi di Montespertoli e Gruppo trattori d’epoca.

E’ stata l’occasione per far conoscere e rilanciare ancora una volta un prodotto della terra scomparso con l’avvento della produzione di massa e riscoperto otto anni fa grazie alla volontà di un gruppo di agricoltori del territorio, unito dalla condivisione del medesimo obiettivo: produrre un pane più salutare di quelli in circolazione, preservando la biodiversità e riscoprendo il celebre “pane di Montespertoli”, apprezzato e diffuso in particolare intorno alla metà del ‘900.

Per comprendere l’importanza del settore basta un dato: attualmente, a Montespertoli, si contano 350 ettari coltivati per grani antichi che producono all’incirca mille quintali all’anno di grano. “Siamo soddisfatti che il nostro progetto abbia ottenuto i finanziamenti dalla Regione – ha dichiarato Guido Gualandi, presidente dell’associazione Grani Antichi di Montespertoli – Questo ci permetterà di fare nuovi investimenti e fornirà un’ulteriore garanzia della qualità dei nostri prodotti. Infatti l’Università di Firenze certificherà l’idoneità del prodotto. Ricordiamo che, sempre secondo le ricerche dell’Università di Firenze, i grani antichi migliorano lo stato di salute delle persone che lo consumano”.

Fonte: Comune di Montespertoli

 

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