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A Poggibonsi l’ennesima presenza del circo con animali scatena il dibattito

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E’ un mondo magico ed emozionante quando è frutto della creatività di veri artisti che non hanno bisogno di ricorrere al potere attrattivo di altri esseri viventi costretti a vivere in schiavitù. 

 

di Margherita Vigni

POGGIBONSI (Si) – Lavoro a Poggibonsi e mi ha colpito l’ennesima presenza, in questi giorni, di un circo con animali. Perché penso che spettacoli di questo tipo dovrebbero essere vietati? Perché il circo è un mondo magico, affascinante e travolgente quando è frutto della creatività dei veri artisti: quelli che non hanno bisogno di ricorrere al potere attrattivo di altri esseri viventi, che si trovano lì contro la loro volontà e in totale contrasto con le proprie esigenze eco-etologiche, senza alcuna dignità, diritto o libertà.

I Comuni però continuano a permettere e a ospitare questo tipo di spettacoli. Lo fanno probabilmente per un tornaconto economico – come la tassa sull’uso di suolo pubblico – e per scarsa sensibilità. Per fortuna sono sempre più numerosi i Comuni che ne vietano la sosta. Molti dei circhi con animali usufruiscono ancora dei fondi pubblici erogati dal FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) e la legge che doveva sospenderli è stata lasciata “scadere” appena un anno fa.

Il circo senza animali è emozionante, capace di farci sognare, ridere, di stupirci, di pensare che tutto è possibile; personalmente non riesco a pensare a nulla di divertente se di fronte a me ci sono animali, perlopiù esotici e in via di estinzione, che vengono costretti a esibirsi e a vivere in condizioni di schiavitù per tutta la loro vita.

Inoltre, come insegnante e operatrice di circo ludico-educativo e di circo sociale sono convinta che il circo fatto dalle persone in alcuni contesti, come quello scolastico, sia uno strumento educativo potentissimo capace di dare a ciascuno un mezzo per esprimersi in pieno e di aiutare i bambini a sentirsi parte di un gruppo che accoglie ognuno di noi nella sua unicità. Ritengo che usare animali selvatici per l’intrattenimento non abbia assolutamente nulla di educativo, al contrario, ci fa credere che l’animale sia una sorta di oggetto e contribuisce ad allontanarci da una visione del mondo reale in contrasto alle esigenze socio-ambientali dei giorni nostri.

Mi auguro che la legge che vieta i circhi con gli animali riprenda presto il suo cammino e che quei lauti fondi possano essere destinati ad attività che promuovono la crescita globale e consapevole delle persone indirizzandole verso il rispetto di se stesse, degli altri, animali inclusi, e dell’ambiente. La scuola pubblica, ad esempio, potrebbe essere una perfetta candidata per riceverli. Ai bambini della mia classe auguro invece di riuscire, un giorno, a vedere tigri, leoni ed elefanti liberi nel loro habitat.

Margherita Vigni è nata a Siena nel 1979. Laureata in Scienze Naturali, è guida ambientale escursionista, operatrice di circo ludico-educativo e di circo sociale, insegnante di Scuola Primaria.

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