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Biologico e sementi, Rete Semi Rurali discute sui nuovi scenari europei

Foto da www.semirurali.net
Foto da www.semirurali.net
Dal 2021 nuove norme europee su biologico e sementiero. Rete Semi Rurali si riunisce per discutere di case delle sementi e futuri scenari per il biologico.

 

REGGELLO (Fi) – Oggi e domani la terza edizione dell’incontro Rete Semi Rurali che promuove la riflessione sulla costruzione dei sistemi sementieri comunitari, decentrati e sostenibili. Quest’anno l’appuntamento verterà su due temi principali: le case delle sementi e i nuovi scenari aperti sulle sementi dal nuovo regolamento sul biologico approvato a livello europeo.

Da tempo RSR ha avviato il percorso di confronto e condivisione tra le differenti tipologie di attività riconducibili alle Case dei Semi comunitarie. E’ in corso una raccolta di esperienze che ha voluto indagare sia gli scopi e i meccanismi di gestione delle case delle sementi sia le relazioni e collaborazioni tra agricoltori e banche del germoplasma in Italia e in Europa. 

Ad aprile 2018 il Parlamento europeo ha approvato il regolamento che dal 2021 detterà le nuove norme al mondo del biologico, includendo anche il delicato tema sementiero. Infatti il regolamento definisce per la prima volta le categorie di “materiale eterogeneo” e “varietà biologiche” (art. 1). Nel caso di “materiale eterogeneo” la definizione è diversa da quella prevista della sperimentazione temporanea sulle popolazioni di Frumento, Orzo, Avena, Mais iniziata nel 2014.

Al momento non è ancora chiaro cosa si intenda per popolazione, se non un gruppo di piante diverse tra di loro. Il secondo gruppo comprende invece varietà che devono avere un alto livello di diversità genetica e fenotipica e devono risultare da attività di miglioramento genetico biologico; per le “varietà biologiche” partirà un esperimento temporaneo di 7 anni nei prossimi mesi. Sarà però necessario un percorso di adeguamento e chiarificazione, demandato ai futuri atti delegati che dovrà fare la Commissione. Finalmente la diversità trova la sua strada nella normativa biologica aprendo spazi completamente nuovi e in gran parte inesplorati.

La Rete Semi Rurali è stata fondata nel novembre 2007 per ricordare a tutti che la biodiversità agricola va conservata, valorizzata e sviluppata nelle campagne di tutto il mondo e dagli agricoltori, prima di tutto. 
La Rete e le 42 associazioni che ne fanno parte si oppongono a ciò che genera erosione e perdita della diversità e all’agricoltura mineraria basata sulla monocoltura intensiva e/o sulle colture geneticamente modificate. L’Associazione è senza fini di lucro ed ha sede a Scandicci in via di Casignano 25.

 

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