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Caprioli, il TAR respinge il ricorso: riparte il piano di controllo 

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Caccia di selezione sospesa per quasi un mese. Confagricoltura: “Ma il danno all’agricoltura è stato fatto e l’associazione Urca deve prendersi le sue responsabilità”.

 

Dopo venti giorni di sospensione adesso può ripartire il piano di controllo dei caprioli. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto, con un decreto emesso ieri, l’istanza di sospensiva  presentata dall’associazione URCA (Unione Regionale Cacciatori dell’Appennino). Esultano le associazioni degli agricoltori: “Una vittoria per tutti gli agricoltori toscani e per l’ambiente – commenta Francesco Miari Fulcis, presidente di Confagricoltura  Toscana – ma il danno all’agricoltura è stato fatto, abbiamo perso un mese fondamentale per il piano di controllo. URCA deve prendersi le sue responsabilità per i problemi che ha causato e sta causando alle aziende”. La sospensione infatti è durata dal 24 agosto all’11 settembre e il termine del periodo di caccia è fine mese.

Soddisfatto anche l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Remaschi: “Il Tribunale amministrativo si è espresso in tempi rapidi, ed è anche questo un elemento positivo. Purtroppo anche i soli 20 giorni intercorsi tra un primo accoglimento, in via provvisoria, della sospensiva e la sentenza di oggi sono bastati a produrre danni ingenti soprattutto alle aziende vinicole, che si sono trovate senza la tutela dello strumento normativo proprio nella fase di piena maturazione dell’uva, quindi in un momento in cui era ancora più appetibile da parte di questi ungulati”.

Ma il problema, secondo Confagricoltura, è ancora lontano dall’essere risolto: “La sovrappopolazione di caprioli – continua Miari Fulcis – è un problema che necessita di soluzioni adeguate, urgenti e continuative. Dobbiamo riportare un equilibrio nella densità di questi animali, per preservare la biodiversità e il paesaggio”.

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