Mondo Bio

Firenze Bio entra in FederBio, Alberto Bencistà: “Niente sarà come prima”

Alberto Bencistà e Maria Grazia Mammuccini
Alberto Bencistà e Maria Grazia Mammuccini
Firenze Bio rappresenterà la Toscana per una transizione verso l’agroecologia, il contrasto al cambiamento climatico e la valorizzazione dei sistemi locali biologici.

 

Mentre la Regione chiede all’Unione europea di poter aggiungere nuove risorse a sostegno del settore biologico che rappresenta già il 25% della superficie agricola regionale, Firenze Bio si associa a FederBio rappresentando così la federazione in Toscana. Supportare la crescita del biologico, promuovere e sostenere le iniziative e i progetti che mirano allo sviluppo di sistemi agricoli e di produzione del cibo in armonia con la natura e coerenti con una cultura ecologica integrale: questi gli obiettivi principali al centro dell’accordo.

Con una superficie bio di 138.194 ettari (cresciuta del 6,2% nel 2018) e 5.235 operatori (+1,8%), la Toscana è la sesta Regione più green d’Italia dopo Sicilia, Puglia, Calabria, Emilia Romagna e Lazio. Firenze Bio farà parte della sezione Soci Produttori di FederBio, che contribuisce alla crescita professionale, commerciale e culturale di tutti i soggetti che compongono le diverse filiere del biologico.

La Toscana, Regione fortemente vocata al biologico, sta crescendo a ritmi sostenuti. “La nascita dell’associazione Firenze Bio è un altro segno evidente di questa crescita – ha sottolineato Federbio – Con il Green Deal siamo di fronte a una svolta a livello europeo anche per l’agricoltura. Attraverso la strategia “Farm to Fork” si punta a triplicare la superficie coltivata con il metodo bio e a ridurre del 50% l’uso dei pesticidi di sintesi chimica. In questa fase di grandi cambiamenti la nascita di una rappresentanza FederBio in Toscana può contribuire a consolidare ulteriormente il percorso di sviluppo del biologico in Regione e la transizione verso l’agroecologia”.

“Con l’adesione a FederBio Alberto Bencistà, come presidente di Firenze Bio, diventa il rappresentante della Federazione in Toscana“ ha sottolineato Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio.

“La pandemia obbliga l’umanità a un profondo ripensamento dei modelli dominanti nell’economia, negli stili di vita, nelle relazioni tra le nazioni e i popoli – ha dichiarato Alberto Bencistà, presidente di Firenze Bio -. Niente sarà come prima è stato lo slogan, quasi un’invocazione, ripetuto in tutto il mondo, e credo e spero che nessuno si sottragga a questo impegno etico prima ancora che politico. Ma le difficoltà saranno molte e la conversione ecologica presuppone una lucida visione dei cambiamenti necessari in tutti i settori“.

La Regione si è caratterizzata per una legislazione attenta al mondo biologico (legge sui distretti biologici e legge sulle mense a Km 0) – ha concluso Bencistà – e per il pieno utilizzo dei fondi europei per questo settore. La nuova fase che si apre a livello europeo, nazionale e regionale ha bisogno di un forte protagonismo del mondo biologico e biodinamico. FederBio non farà mancare il suo contributo insieme alle imprese e alle associazioni per una Toscana che si ponga l’obiettivo di arrivare a una SAU bio al 40 % entro il 2030. Per questo non mi sono sottratto all’impegno che mi è stato richiesto da FederBio e spero di riuscire a realizzare progetti che generino valore per la nostra comunità”.

Fonte: FederBio