Mobilità

Firenze, Legambiente: ancora troppe le vittime da insicurezza stradale

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“Bisogna aumentare le aree pedonali, le piste ciclabili, i mezzi pubblici e adottare azioni di rallentamento del traffico nei rettilinei”.

 

FIRENZE – Con le nuove leggi d’emergenza varate a primavera e soprattutto con la riforma del Codice della strada varata in settembre, i Comuni e i sindaci hanno nuovi poteri di intervento per dare impulso decisivo alla sicurezza sulla strada attraverso la costituzione di Zone 30, zone scolastiche, corsie ciclabili e BiciPlan. Il Governo invece, grazie al Piano europeo di rinascita e resilienza, può mettere a disposizione delle città le risorse per mettere in sicurezza e ridisegnare le strade e le piazze dei centri abitati.

Nel 2019 in Italia si sono verificati 172.183 incidenti con 3.173 vittime e 241.384 feriti, tra cui 35 vittime tra i bambini (sino a 14 anni), 158 tra i ragazzi tra i 15 e i 19 anni. Solo nelle strade urbane gli incidenti sono stati 127.000, 1.331 i morti e 168.794 i feriti. Il costo sociale nazionale calcolato dall’Istat è stato pari a 16,9 miliardi di euro, mentre per le sole città, dove si registra la maggior parte degli incidenti anche se meno mortali, il costo sociale è stato stimato in 10,5 miliardi.

Sull’argomento interviene Legambiente Firenze che chiede al Comune di aumentare progressivamente il numero delle Zone 30 e di attuare l’annunciata sperimentazione delle Superillas (aree pedonali di isolato) sul modello Barcellona: “Chiediamo di istituire, attorno ad ogni scuola, la prevista pedonalizzazione temporanea e di implementare il Piedibus per le scuole primarie. Riteniamo utile l’istituzione delle corsie ciclabili laddove mancano piste ciclabili in sede protetta e di procedere con decisione nella realizzazione del progetto Bicipolitana con piste ciclabili in sede protetta”.

Sul modello di Parigi, poi, Legambiente insiste affinché sia dimezzato lo spazio pubblico destinato oggi esclusivamente alle auto in sosta o alle carreggiate degli autoveicoli, sia potenziata la rete di trasporto pubblico e realizzato lo Scudo Verde per migliorare la qualità dell’aria, il traffico e la sicurezza dell’area urbana, a partire dalle aree più colpite da incidenti stradali: “Sarebbe utile un aumento dei controlli sulle infrazioni stradali, anche con l’adozione di autovelox fissi, e per abbattere drasticamente il rischio e la violenza degli incidenti bisognerebbe iniziare col dotare i rettilinei degli appositi elementi architettonici di traffic calming: chicane, strozzature, dossi e attraversamenti pedonali rialzati”.

Fonte: Legambiente Firenze

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