Rifiuti e riciclo

Rifiuti, Enrico Rossi annuncia la svolta ambientalista della Toscana

enrico rossi

Raccolta differenziata al 75- 80% entro il 2023, riduzione drastica di discariche e inceneritori, riuso e riciclo. Fattori (Sì Toscana a Sinistra): “Meglio tardi che mai, ora alle parole seguano i fatti”.

Il governatore Enrico Rossi annuncia la svolta ambientalista della Toscana centrata su economia circolare, riuso e riciclo. Entro giugno, ha detto in Consiglio regionale, la Giunta avvierà una revisione del Piano regionale sui Rifiuti indicando nuovi obiettivi da raggiungere entro il 2023. Il più ambizioso è portare la raccolta differenziata ben oltre il 70%. “Contiamo di stimolare la domanda del materiale recuperato  – ha spiegato il presidente – realizzando biodigestori anaerobici e coinvolgendo l’industria della carta, del vetro, dei metalli, del tessile, del marmo”.

Se da una parte la Regione spingerà l’acceleratore sulla raccolta differenziata, dall’altra vuole ridurre drasticamente l’uso delle discariche e degli inceneritori, ai quali sarà destinato solo il 10 o 15 per cento del residuo indifferenziato.
Non si prevedono nuovi impianti di incenerimento ma solo la ristrutturazione dei quattro già esistenti. Quanto alle discariche attive, saranno ridotte a 5. Rossi ha espresso anche la volontà di innalzare da 200 a 400mila tonnellate annue la raccolta della carta, visto che solo il fabbisogno delle cartiere lucchesi ammonta a 1 milione di tonnellate.

Una notazione il presidente l’ha riservata alla relazione della Commissione interparlamentare d’inchiesta sui rifiuti, niente affatto lusinghiera per quanto riguarda la Toscana: “Offre una rappresentazione molto critica della gestione del sistema integrato dei rifiuti in Toscana che richiede una risposta da parte della Regione, dei tre ATO, che dovranno operare in maniera più coordinata tra loro e con la Regione, e dei gestori”. A questo scopo è stato costituito un gruppo di lavoro composto da tecnici esperti, che entro luglio dovranno verificare il sistema impiantistico. Obiettivo: portare la Toscana ai livelli delle altre regioni del Centro nord.

Un’approvazione ‘con riserva’ arriva da Sì- Toscana a Sinistra, che per bocca del capogruppo Tommaso Fattori rivendica la primogenitura delle novità annunciate da Rossi: “Il presidente propone oggi una ‘svolta ambientalista’ che ricalca il programma elettorale con cui Sì – Toscana a Sinistra si è presentata alle elezioni regionali del 2015, in alternativa a Rossi. Meglio tardi che mai, ma aspettiamo che alle parole seguano i fatti, a partire da un nuovo piano regionale sui rifiuti che cancelli l’inceneritore di Case Passerini”.

Fattori ricorda che la Toscana, tutt’altro che virtuosa, è solo tredicesima per percentuali di raccolta differenziata in Italia, 20 punti percentuali al di sotto delle regioni che fanno meglio. E che una delle ragioni di questo fallimento, in particolare nel Sud e sulla costa, risiede nel conflitto di interessi fra chi siede contemporaneamente nel CDA del soggetto gestore e nelle società proprietarie di impianti di incenerimento. “Quando al Social Forum Europeo di Firenze nel 2002 discutevamo di rifiuti zero ed economia circolare – conclude Fattori –  eravamo anticipatori, peccato che si siano persi vent’anni, ma non è mai troppo tardi”.

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