Rifiuti e riciclo

Stop plastica monouso, il Comune di Carmignano a Berlino con Zero Waste

Da sinistra: Patrizia Lo Sciuto, Edoardo Prestanti, Jack McQuibban e Laura Lo Presti.
Da sinistra: Patrizia Lo Sciuto, Edoardo Prestanti, Jack McQuibban e Laura Lo Presti.

Tre giorni di formazione organizzati da Zero Waste Europe con esperienze da 20 Paesi europei. Tra i partecipanti il sindaco Edoardo Prestanti.

25 marzo 2024

Si è tenuto a Berlino dal 18 al 20 marzo un corso di formazione organizzato da Zero Waste Europe dal titolo Prevenzione della plastica e strategie di riuso. Erano presenti all’appuntamento un gruppo di cinquanta persone tra amministratori, ricercatori ed esponenti di organizzazioni non governative provenienti da oltre 20 Paesi europei. Per l’Italia c’erano Patrizia Lo Sciuto, vicepresidente di Zero Waste Italy, Laura Lo Presti, coordinatrice dei Comuni Rifiuti Zero italiani ed Edoardo Prestanti, sindaco del Comune di Carmignano che aderisce al Piano di riduzione dei rifiuti in plastica (ERIC) insieme a Viareggio e Calatafimi Segesta.

L’obiettivo comune era quello di analizzare le azioni più efficaci per prevenire la produzione e la proliferazione dei rifiuti, in modo particolare quelli generati dall’utilizzo della plastica monouso. Sono stati giorni ricchi di scambio e di confronto tra le migliori pratiche ed esperienze di riduzione della plastica messe in atto da grandi città come Ginevra, Parigi, Bruxelles e Berlino e da Paesi come l’Estonia, che da un anno proibisce l’uso delle stoviglie usa e getta per qualsiasi evento pubblico.

Parte della formazione si è svolta attraverso la visita all’azienda Vytal che, grazie a un efficace sistema digitale, mette a disposizione un servizio gratuito di fornitura di contenitori riutilizzabili per il cibo (bevande, sushi, pizza e altri alimenti), sia per la consegna che per l’asporto. Tramite un’app dedicata i consumatori possono ordinare il cibo e chiedere che sia consegnato in contenitori riutilizzabili che dopo l’uso vanno puliti e restituiti entro 14 giorni. Ben più di 6.000 partner aderiscono già al progetto in Germania.

L’ultimo pomeriggio è stato dedicato alla visita presso il Centro di Riuso Nochmal, il primo grande magazzino di beni di seconda mano esposti su oltre 2.000 metri quadrati dove i cittadini possono consegnare beni in disuso (mobili, vestiti, elettrodomestici, articoli per la casa, giocattoli, libri e molto altro) che vengono messi a nuovo e rivenduti.  Si tratta di un luogo molto accogliente che mette in pratica i concetti di economia circolare e prevenzione. All’interno anche un Repair caffè, un luogo dove trovare tutto l’occorrente per riparare qualsiasi oggetto e organizzare eventi contro gli sprechi.

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