Mobilità

A Pisa i volontari di Greenpeace premiano chi lascia l’auto a casa

Foto Greenpeace sez. locale Pisa
Foto Greenpeace sez. locale Pisa

L’iniziativa si svolge il 25 maggio in 19 città italiane. Anche a Pisa gli attivisti hanno consegnato coccarde premio a ciclisti, pedoni e utenti dei mezzi pubblici, gli “urban heroes” di tutti i giorni.

PISA – Ringraziare e premiare simbolicamente chi, scegliendo di muoversi a piedi, in bici o con il trasporto pubblico locale aiuta a decongestionare le strade. È questa l’iniziativa portata avanti oggi, 25 maggio, dai volontari di Greenpeace in 19 città italiane, per porre l’accento sulla necessità di una vera rivoluzione che coinvolga gli spazi urbani in cui viviamo, all’insegna della mobilità sostenibile e dell’abbattimento dell’inquinamento che attanaglia le nostre città.
Anche a Pisa, nei pressi della Stazione Centrale e della “Sesta Porta”, i volontari dell’organizzazione hanno consegnato coccarde premio a ciclisti, pedoni e utenti dei mezzi pubblici: gli “urban heroes” di tutti i giorni.

«Nelle nostre città vivono, a volte inconsapevoli, dei semplici, ordinari, quotidiani “eroi” della mobilità – dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Trasporti di Greenpeace – persone che si spostano usando solo i mezzi pubblici, la bicicletta, il car sharing elettrico, o semplicemente andando a piedi. A volte lo fanno tra molte difficoltà, ma la loro pratica e il loro esempio sono il miglior viatico per cambiare. A tutti loro va il nostro grazie”.

Il Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento climatico prevede che nel 2050 la popolazione mondiale sarà di 10 miliardi di persone, due terzi delle quali risiederanno nei grandi centri urbani. Secondo Greenpeace, la grande sfida della mobilità sostenibile sarà consentire alle persone di muoversi senza impatti negativi sulla loro salute e quella del Pianeta.

In molte città del mondo, grazie a politiche e investimenti coraggiosi, intelligenti e innovativi, è in corso una rivoluzione della mobilità. Queste città hanno più aree verdi, spazi per la socialità, un trasporto pubblico efficiente e infrastrutture per la mobilità pedonale e ciclistica. Promuovono il car sharing e il ride sharing elettrici e offrono servizi su tutto il territorio, così da ridurre il bisogno di lunghi spostamenti. Sono città con meno smog, meno parcheggi, cittadini più sani e liberi.

L’Italia è indietro su molti fronti, quanto a promozione della mobilità sostenibile. Nel nostro Paese c’è un livello di motorizzazione molto alto: con 62,4 auto ogni 100 abitanti, l’Italia si colloca al primo posto nella graduatoria dei maggiori Paesi europei per rapporto tra autovetture circolanti e abitanti. La Germania ha 55,7 auto ogni 100 abitanti, seguita da Spagna (49,3), Francia (47,9) e Regno Unito (47,2). Il tasso di motorizzazione nel periodo 2008-2016 è aumentato di ben 2,3 punti, passando dalle 60,1 alle 62,4 autovetture per 100 abitanti. Per l’organizzazione ambientalista, un sistema che si basa sul mezzo privato a benzina o gasolio è un sistema malato, oltre che antitetico rispetto agli accordi sul clima.

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