Agricoltura

‘Biodiversità’ agricola e sociale, ecco gli orti urbani inclusivi di Barberino Tavarnelle

Orti urbani Barberino Tavarnelle
Foto Comune di Barberino Tavarnelle

I dieci appezzamenti sono un luogo d’incontro tra ortisti disabili e normodotati, con una progettazione degli spazi studiata ad hoc.

 

Redazione

Orti urbani 2021 BARBERINO TAVARNELLE (Fi) – A Barberino Tavarnelle, in un’area riqualificata e messa a disposizione dal Comune per la realizzazione di dieci orti urbani, già assegnati e affidati all’associazione Ci Incontriamo e altri 8 cittadini, insieme agli ortaggi crescono la voglia di inclusione e di conoscersi.

I primi frutti sono già sotto gli occhi di tutti: pomodori, cipolle, cavoli, piselli e mais, ma anche zucchine e peperoni. Ma non sono gli unici. A poche settimane dall’inaugurazione dei dieci appezzamenti ragazze e ragazzi con bisogni speciali interagiscono, dialogano e si divertono con i loro coetanei normodotati, padri e figli rafforzano i loro legami, giovani e anziani condividono esperienze rurali. Mentre gli uni sperimentano tecniche di coltivazione ispirate ai principi della permacultura gli altri dispensano i segreti della tradizione e la cultura dei saperi di una volta.

Il Comune chiantigiano ha partecipato a suo tempo a uno dei bandi di “Centomila orti in Toscana”, l’iniziativa della Regione dove l’orto urbano non è più solo un pezzo di terra da coltivare ma un’area di aggregazione, di scambio sociale e intergenerazionale, di didattica ambientale e di crescita culturale. Gli orti diventano così punti di incontro fra persone differenti che mettono in comune le proprie conoscenze ed esperienze. La Regione copre fino al 70% delle spese, la gestione è affidata ad associazioni di volontariato.
E l’esperienza che si sta sviluppando a Barberino Tavarnelle, improntata sulla ‘biodiversità’ agricola e sociale, si può considerare un vero e proprio modello da copiare anche altrove.

Il progetto ha lo scopo di integrare la disabilità nel territorio – spiega Marta Degl’Innocenti dell’associazione Ci Incontriamo – un’opportunità straordinaria di conoscenza e creazione di nuove amicizie che coltiveremo proponendo varie attività tra giochi, attività, laboratori ed esperienze agricole al fianco degli operatori, degli educatori dell’associazione e degli altri cittadini che condividono questo bellissimo spazio all’aperto concesso dal Comune. Un luogo aperto e inclusivo, dalla forte connotazione sociale, dove le passioni e gli obiettivi di tutti gli ortisti, disabili e normodotati, possono crescere insieme alla voglia di costruire relazioni umane e di incontrarsi”.

La progettazione degli orti, curata dall’agricoltore Matteo Mancini, è stata studiata in modo da rendere agevole e fruibile l’accesso e l’uso degli spazi ai diversamente abili. Un ulteriore passo del progetto è quello di mettere a disposizione gli ortaggi coltivati negli orti urbani in occasione del mercato settimanale. Il ricavato della distribuzione su contributo libero andrà a favore dei progetti portati avanti dall’associazione.