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Il bando “green” della Regione per i Comuni più inquinati esclude Collesalvetti

Emissioni Zero
5 milioni di euro per nuove aree verdi e piste ciclabili ma nell’elenco manca uno dei Comuni più inquinati d’Italia. La Sinistra di Collesalvetti chiede all’amministrazione di intervenire.

 

COLLESALVETTI (Li) – Un bando della Regione Toscana destinato ai Comuni stanzia 5 milioni di euro per progetti di nuove aree verdi e piste ciclabili che contribuiscano a ridurre le emissioni. È una delle azioni della strategia regionale Toscana Carbon Neutral che punta a raggiungere la neutralità di emissioni climalteranti entro il 2050.
Non tutti però possono parteciparvi: il bando è riservato ai 63 Comuni (vedi allegato) che la Regione ha individuato come quelli con la peggiore qualità dell’aria.
Nell’elenco figura la città di Livorno ma non il Comune di Collesalvetti. Eppure il SIN (Sito di bonifica di Interesse nazionale) a cavallo tra Livorno e Collesalvetti è uno dei luoghi più inquinati d’Italia, dove peraltro la questione della bonifica è al palo da decenni. E a Stagno, frazione di Collesalvetti, c’è la raffineria ENI, uno dei più importanti poli petrolchimici italiani.

Su questa zona il V Rapporto Sentieri, il programma di sorveglianza epidemiologica nei siti contaminati promosso dal Ministero della Salute, ha fornito dati allarmanti: un eccesso di mortalità e una maggiore incidenza di tumori, oltre che di malattie respiratorie e dell’apparato digerente.
Ce n’è abbastanza perché anche Collesalvetti venga inserito tra i Comuni aventi diritto ai finanziamenti della Regione. È quanto chiede la Sinistra di Collesalvetti che nel seguente documento, firmato dal coordinatore Luca Chiappe, sollecita l’amministrazione comunale a intervenire in questo senso presso la Regione Toscana.

“È di questi giorni la notizia che la Giunta regionale ha approvato lo stanziamento di ben 5 milioni di euro per finanziare una serie di progetti integrati, con l’obiettivo di abbattere l’inquinamento nell’ambito della strategia della Regione Toscana Carbon neutral che punta alla neutralità di emissioni climalteranti entro il 2050
Accanto alla riduzione delle emissioni lo storico protocollo di Kyoto individua l’assorbimento forestale di gas serra quale strategia utile per il contrasto del cambiamento climatico e per la compensazione delle emissioni di CO2 e gas serra generate dalle attività umane.

L’azione pertanto dovrà essere l’aumento di piante nelle aree urbane e la realizzazione di piste ciclabili e altri interventi che contribuiscano a ridurre le emissioni in aria. Secondo quanto affermato dall’assessore all’ambiente Federica Fratoni, la sfida prioritaria della Toscana sarebbe la lotta ai cambiamenti climatici offrendo contributi per il bene dei cittadini e dell’ambiente.
Il bando è rivolto a 63 Comuni che si trovano nelle aree che la Regione Toscana ritiene essere più critiche dal punto di vista della qualità dell’aria, ma a sorpresa non vede inserito il nostro Comune.

A tal proposito va ricordato come già nel 2017 il Comune di Collesalvetti ritenesse la frazione di Stagno compromessa dal punto di vista della vivibilità ambientale.
La posizione geografica (si diceva) alla confluenza tra il corridoio tirrenico e la valle dell’Arno trasforma la frazione in un unico, grande crocevia, dove confluiscono grandi infrastrutture di rilevanza nazionale, che fa di Stagno il principale riferimento retroportuale di Livorno.

Stagno è interessata dallo stabilimento ENI, uno dei più importanti poli petrolchimici italiani nonché sito SIN (Sito di bonifica di Interesse Nazionale), da tracciati e raccordi stradali che la interessano a est, a nord e nella parte centro-meridionale, con notevole traffico fra l’altro di mezzi pesanti, da fossi e canali che la delimitano alle estremità settentrionale e meridionale, fra i quali il principale è il canale Scolmatore.

Chiuso dentro ai muri di recinzione, separato dall’abitato, lo stabilimento condiziona la vita della frazione.
L’impatto prodotto è dovuto sia all’attività svolta (raffinazione del petrolio) sia al traffico di autocisterne ad essa correlato. Nato tra le due guerre (1936) a ovest dell’Aurelia, lo stabilimento ha richiamato molta popolazione, ha indotto lo sviluppo del centro abitato, ma ha costituito da sempre una fonte di inquinamento, atmosferico e acustico, oltre che un potenziale pericolo per incidenti rilevanti ai danni di cittadini e i lavoratori.
Per questo già allora si individuava nel progetto del bosco di Stagno una possibile barriera contro i vari inquinamenti.

A riprova di tutto ciò ricordiamo come Collesalvetti con Livorno, secondo il rapporto del Ministero della Salute, fa parte dei 44 siti e luoghi più inquinati di Italia, oltre ogni limite di legge con milioni di persone esposte a rischi di malattie tutte potenzialmente mortali come tumori, malattie respiratorie, circolatorie, neurologiche e renali.

Più nello specifico il decreto di perimetrazione del SIN Livorno/Collesalvetti elenca la presenza delle seguenti tipologie di impianti: porto e raffineria. La mortalità per tutte le cause e per tutti i tumori è risultata in eccesso in entrambi i generi. In entrambi i sessi si osservano eccessi per tumore del polmone e della pleura e un eccesso di mortalità per condizioni morbose di origine perinatale.

A conferma di questa situazione preoccupante Regione Toscana, Comuni di Massa Carrara, Livorno, Collesalvetti, Piombino, Orbetello, Asl, Ars, Ispro, Ifc-Cnr Pisa, Arpat, Irpet, hanno firmato il 20 gennaio 2020 un accordo che ha come obiettivo la salute dei cittadini, quella a cui si riferisce l’assessore Fratoni nella presentazione del bando.
L’accordo fa seguito allo studio V Rapporto Sentieri secondo il quale la regione Toscana ha ritenuto che le criticità di salute debbano essere considerate con la massima attenzione.

Come abbiamo sempre sostenuto è fondamentale, ora più che mai, cambiare modello di sviluppo lavorando con determinazione sulla questione ambientale. Non solo a livello globale, ma anche a livello locale il tema del cambiamento climatico dovrà essere centrale in ogni scelta politica, pertanto il nostro Comune dovrà puntare decisamente su questa opportunità per una riqualificazione ambientale.
Del resto questo era l’indirizzo politico che il Comune si era dato quando ha deciso di aderire al PAES (Piano Azione Energia Sostenibile) anche se ci sembra si vada in tutta altra direzione.

È doveroso sottolineare come Collesalvetti con la frazione di Stagno, con tutti i suoi problemi ambientali, sia invece al centro del tanto discusso progetto di Bioraffineria, impianto che dovrebbe bruciare plasmix e CSS con liberazione in aria di quantità ingenti di CO2, non sufficientemente pura da poter essere riutilizzabile come da previsioni iniziali e che rappresenta una delle tante criticità del progetto. Progetto che va contro la strategia della Regione Toscana e della stessa ENI di voler giocare un ruolo importante nella riduzione delle emissioni in aria.

In base a quanto sopra esposto come Sinistra di Collesalvetti riteniamo ci debba essere da parte dell’amministrazione comunale il dovere, ma anche l’obbligo morale, di chiedere con il massimo sforzo che il nostro Comune sia inserito fra quelli che possano richiedere finanziamenti, e che lo stesso poi si impegni a realizzare progetti ambiziosi”.

Per la Sinistra di Collesalvetti
Luca Chiappe

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