Appuntamenti Rifiuti e riciclo

Ossicombustore di Peccioli, Zero Waste torna alla carica da Palaia

Ossicombustore di Gioia del Colle, Bari. (Foto da iteaspa.it)
Ossicombustore di Gioia del Colle, Bari. (Foto da iteaspa.it)

Al progetto di un nuovo impianto per rifiuti non riciclabili meccanicamente si oppone Zero Waste Italy che spiega le ragioni del ‘no’.

 

di Marcello Bartoli
26 luglio 2023

PECCIOLI (Pi) – E’ di qualche mese fa la bocciatura del progetto di ampliamento della discarica di Legoli a Peccioli presentato da Belvedere Spa, la società che la gestisce. Il progetto prevedeva il conferimento di ulteriori 5 milioni 275 mila metri cubi di rifiuti speciali per una volumetria totale lorda che come ordine di grandezza sarebbe andata quasi a raddoppiare quella esistente.
Lo scorso 27 giugno la società ha presentato un nuovo progetto per realizzare un impianto di ossicombustione da cui ricavare “nuova materia ed energia da rifiuti altrimenti non riciclabili meccanicamente”.

Secondo la Belvedere Peccioli sta facendo passi avanti sui due principali gap da colmare: la gestione dei rifiuti organici e quella dei rifiuti non riciclabili meccanicamente, che “possono dunque essere smaltiti in discarica, termovalorizzati oppure recuperati tramite tecnologie innovative come possono essere il riciclo chimico o l’ossicombustione”. Ecco che la società starebbe dunque per completare un nuovo biodigestore anaerobico in grado di recuperare biometano e compost dai rifiuti organici, insieme al progetto per l’ossicombustore.

Durante un incontro organizzato qualche giorno dopo da Zero Waste Italy è intervenuto sulla questione il presidente Rossano Ercolini: “Coerenza vorrebbe per la Regione Toscana di non andare alla corte di un sindaco che ha distorto la narrazione sulla gestione virtuosa dei rifiuti, un Comune con la raccolta differenziata al 30,28%”.  Per Ercolini Peccioli non può essere un modello per la Toscana: “Questo continuo accoppiamento tra impianti termici ed economia circolare indigna perché è un falso ideologico, ecco perché Zero Waste Italy chiede le dimissioni di Renzo Macelloni da presidente dei comuni di RetiAmbiente e invoca un incontro urgente con il presidente Fortini per discutere il Masterplan”.

Per Enzo Favoino, coordinatore del Comitato scientifico di Zero Waste “l’ossicombustione è equiparata al trattamento termico perché distrugge le risorse (la produzione di combustili non è riciclo ma è fuori dal perimetro dell’economia circolare) e va contro le politiche climatiche per minimizzare le emissioni di origine fossile. Trade union per tutti questi progetti è la mancanza dei fondi per il decommissioning, per la dismissione degli impianti a fine vita e relativa onerosa bonifica del territorio”.

Sul progetto è intervenuto anche l’attivista pugliese di Zero Waste Vito Antonacci: “Da 12 anni prosegue la sperimentazione mai terminata dell’ossicombustore a Gioia del Colle (Bari) ma in totale ha funzionato 55 giorni. Con sentenza del Tar i comitati cittadini hanno avuto ragione sulle questioni sollevate in merito alle criticità inquinanti, tanto che questo impianto è stato tolto dal Piano regionale pugliese per la gestione dei rifiuti”. Secondo il chimico e attivista Gianluca Cuc “quella dell’ossicombustione è una tecnologia vecchia già utilizzata in altri Paesi, costosa per la necessità dell’ossigeno e pericolosa per le emissioni di polveri sottili”.

Per sabato 29 luglio Zero Waste ha annunciato un altro incontro a Palaia (Pisa) con i Comuni e le comunità Rifiuti Zero della Toscana per discutere del nuovo Piano Rifiuti della Toscana e dire “no all’ossicombustione, calamita per tutti o quasi i rifiuti della Toscana contro le buone pratiche di economia circolare, sulla pelle di interi territori considerati di serie B anche perché in parte “comprati” con le royalty della discarica”. L’incontro si svolgerà dalle 9:30 alle 13:00 presso il Circolo Nuova Primavera in via Danesi 1 a Forcoli e dalle 14:30 alle 18:00 presso il Giardino della Sala Falcone e Borsellino in via Piana 18 a Montefoscoli. 

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