Ecosistema

Stagione incredibile, scoperto il decimo nido di tartaruga marina della Toscana

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Marco Zuffi dell'Università di Pisa e Cecilia Mancusi di Arpat verificano l'esistenza del nido (foto Wwf Alta Toscana)

È a Forte dei Marmi, nella parte più settentrionale della Regione. Mai tanti nidi in Toscana (e la stagione non è ancora finita).

 

di Gabriella Congedo
22 luglio 2023

secondo nido Forte dei Marmi_1FORTE DEI MARMI (Lu) – Adesso si potrà parlare davvero di stagione straordinaria senza timore di esagerare. Il decimo nido di tartaruga marina della Toscana è stato scoperto stamani 22 luglio a Forte dei Marmi dai volontari del WWf Alta Toscana, che sempre a Forte dei Marmi ne avevano scoperto un altro appena tre giorni fa.

Non si era mai visto un numero così alto di nidi da quando le tartarughe marine Caretta caretta hanno ricominciato a nidificare in Toscana, mentre la stagione 2022 era stata piuttosto avara. E visto che siamo nel pieno dell’estate le probabilità di altre nidificazioni sono a detta degli esperti piuttosto elevate.

La scoperta dei due nidi di Forte dei Marmi segue di poco il ritrovamento di altre due nidificazioni avvenute a cavallo tra domenica e lunedì scorsi: una sul tombolo della Feniglia nel Comune di Orbetello e una di nuovo all’isola d’Elba, nella piccola spiaggia all’interno del porto del Comune di Marciana Marina.
Ed è senza dubbio all’Isola d’Elba il risultato più straordinario con ben cinque nidificazioni sulle spiagge di Marciana Marina, La Foce, Galenzana, Fetovaia e Lacona.

Ricapitolando, dei dieci nidi accertati due sono a Forte dei Marmi, cinque all’Isola d’Elba, uno a Castiglione della Pescaia, uno a Piombino e uno a Orbetello. Per tenerli d’occhio avranno il loro bel daffare i volontari delle associazioni WWf Alta Toscana, Legambiente e tartAmare che, anche collaborando tra loro, gestiscono i nidi di tartaruga marina lungo la costa toscana. Un lavoro che diventerà più impegnativo in prossimità delle schiuse, previste tra la seconda metà di agosto e la prima quindicina di settembre. Intanto continua il monitoraggio delle spiagge di prima mattina per scoprire le tracce di nuovi nidi e metterli subito in sicurezza.

Certo è che il comportamento di questi rettili marini rimane in parte misterioso e non finisce di stupire persino gli addetti ai lavori. Persecondo nido Forte dei Marmi_2 esempio, possono nidificare a colpo sicuro dopo una sola uscita oppure al termine di lunghi e pazienti giri di perlustrazione. Così come può avvenire che scelgano di deporre le uova in spiagge affollatissime tra lettini e ombrelloni (è accaduto più volte in Toscana) ma anche in angoli defilati e selvaggi. Chi può prevederlo?

In ogni caso queste signore non amano essere disturbate e ci sono delle regole da seguire se si incrocia una tartaruga marina. Ecco i consigli di Legambiente: “Non disturbarla in nessun modo, non avvicinarsi, non fare rumore, non scattare foto con il flash e, se possibile, spegnere o oscurare le luci”.
In caso di nidificazione: “Tenersi almeno a 5 metri di distanza dalla tartaruga marina, non fare rumore, abbassarsi il più possibile, non scattare assolutamente foto con il flash e, solo nella fase di ritorno in mare della tartaruga, scattare delle foto per la sua possibile identificazione”.

Qualcosa tuttavia sta cambiando nel comportamento di questi magnifici animali e se ne vedono i segnali anche in Toscana: “Le tartarughe marine stanno cercando evidentemente di adattarsi alle nuove condizioni delle nostre coste, non solo alle temperature estreme, cercando lidi adatti sempre più a nord, ma anche all’erosione costiera, colonizzando spiagge “nuove” che non esistevano solo qualche decina di anni fa – spiega Umberto Mazzantini, responsabile Mare di Legambiente Toscana – Questi pacifici e antichissimi rettili sono chiari segnali di un mondo e un mare che stanno cambiando troppo velocemente non solo per loro che lo inseguono sulle spiagge ma anche per gli esseri umani che a volte le spaventano, a volte le proteggono».

Uno dei cinque nidi all'Isola d'Elba (foto Legambiente Arcipelago Toscano)
Uno dei cinque nidi all’Isola d’Elba (foto Legambiente Arcipelago Toscano)

 

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