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Geotermia, il PD si divide sulla moratoria per i nuovi impianti

La centrale geotermica di Bagnore (foto Enel Green Power)
La centrale geotermica di Bagnore (foto Enel Green Power)
Per i consiglieri eletti in provincia di Pisa la proposta di legge presentata da alcuni colleghi senesi rappresenta un segnale negativo per gli investitori.

 

Moratoria sui procedimenti in corso? Non se ne parla. Dopo l’esultanza dei circoli Pd dell’Amiata e dei comitati di cittadini per la proposta di legge regionale presentata dal capogruppo Pd Marras, dai consiglieri senesi Bezzini e Scaramelli e dal presidente della commissione Ambiente Baccelli, arriva la doccia fredda. «Pur comprendendo che dai loro territori sia arrivata una richiesta di moratoria – affermano in una nota congiunta i consiglieri  Pd eletti in provincia di Pisa Antonio Mazzeo, Alessandra Nardini e Andrea Pieroni – la proposta non è per noi condivisibile e ci aspettiamo che, attraverso la discussione all’interno del gruppo Pd che finora non abbiamo avuto modo di fare, possa essere modificata. Riteniamo infatti che le moratorie rappresentino un segnale negativo nei confronti degli investitori e dei player del settore».

La moratoria, richiesta a gran voce dai comitati no-geotermia, avrebbe lo scopo di “congelare” la costruzione di nuove centrali in attesa della legge regionale sulla Geotermia e dell’approvazione delle Aree non Idonee, nonché di nuovi limiti alle emissioni. Ed è su questa proposta che il PD regionale si spacca.

«Crediamo – proseguono Mazzeo, Nardini e Pieroni – che la geotermia debba continuare a essere leva strategica dello sviluppo in quella porzione di Toscana a cavallo tra le province di Pisa, Siena e Grosseto; una leva decisiva per l’occupazione, per lo sviluppo socio-economico, tecnologico e ambientale. Garantire la sostenibilità ambientale, il rispetto del territorio e delle sue peculiarità paesaggistiche è giusto e doveroso ma tutto ciò non si fa bloccando, anche se temporaneamente, lo sviluppo e i progetti in itinere, bensì investendo ancor di più in ricerca, innovazione e nuove tecnologie, come proprio la Regione sta facendo attraverso la sua partecipazione in Cosvig e con il rilancio del Centro di Ricerca di Sesta, presso Radicondoli”.

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