Bioarchitettura

Bioagriturismo Poderaccio, quando l’edilizia sposa il Km 0

Foto da www.agripoderaccio.it
Foto da www.agripoderaccio.it

La filiera corta più diffusa nel settore alimentare è applicabile anche al mondo delle costruzioni? Tra gli esempi virtuosi il Bioagriturismo organic Farmhouse Poderaccio di Incisa Valdarno.

INCISA VALDARNO (Fi) – Edilizia a Km 0 e prossimità territoriale: una scelta in grado di trainare il mercato del risanamento edilizio partendo dalla selezione delle materie prime tipiche di un territorio arrivando sino ai processi produttivi, per favorire una riduzione ai minimi termini dell’impatto energetico e ambientale. Questo uno dei temi portanti della quarta edizione di Klimahouse Toscana, fiera specializzata in edilizia a basso impatto ambientale, dal 13 al 15 aprile al Nelson Mandela Forum di Firenze.

Così l’edilizia sposa il Km O. Tra gli esempi virtuosi il Bioagriturismo organic Farmhouse Poderaccio di Incisa Valdarno, che sarà aperto al pubblico per una visita guidata in occasione di Klimahouse Toscana. Un edificio in cui si è voluto privilegiare l’uso del materiale locale, risparmiando sia nel processo di trasporto sia in termini di inquinamento. L’energia necessaria per l’impianto elettrico e di climatizzazione è completamente autoprodotta e rinnovabile, limitando al minimo i consumi e l’impatto sull’ambiente.

Impiegando tecniche della carpenteria in legno tradizionale e materiali dell’edilizia sostenibile, l’edificio è stato costruito con legname di Duglasia proveniente da foreste locali nel raggio di 25 chilometri, abbinato a parti in laterizio costituite da materiali di recupero o di fornaci locali. Le materie prime che compongono la struttura portante a telaio provengono, infatti, dalla filiera forestale del Mugello e della Montagna fiorentina, mentre la copertura è stata recuperata dalla demolizione del precedente fienile, i pavimenti di cotto provengono dalla fornace con cava propria nel Valdarno e quelli di legno di ciliegio e cipresso sono originari del Mugello.

Il fabbricato ha visto, infatti, un processo di ottimizzazione delle prestazioni invernali ma soprattutto estive, grazie a un tetto ventilato e alle schermature solari. Sono presenti anche un sistema generativo con pompa di calore idronica, una termocucina, collettori solari termici e un campo fotovoltaico. Il sistema di riscaldamento e di produzione di acqua sanitaria è coordinato da un sistema ad accumulo, mentre la regolazione climatica avviene su fasce orarie uniche per tutto l’edificio. E, non ultimo, l’edificio è a Km 0 anche dal punto di vista della manodopera, rappresentata dai qualificati artigiani Casaclima provenienti dal comprensorio fiorentino.

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